Di Abderrahmane MEBTOUL Dottore di Stato, professore universitario
La società energetica degli Emirati Arabi Uniti TAQA ha annunciato che è in trattative per acquisire circa il 40% delle azioni di Naturgy, uno dei principali attori del settore energetico spagnolo e un importante cliente di Sonatrach. Questo approccio rientra nella presenza già consolidata degli Emirati in questo settore in Spagna, dove Mubadala Investment Company, il loro fondo sovrano, detiene dal 2020 il 63% di Cepsa e il 3,1% di Enagás. Le discussioni includono la possibile acquisizione di azioni di Criteria Caixa, che possiede il 26,7% di Naturgy, e diversi fondi di investimento internazionali.
Secondo il quotidiano spagnolo La Vanguardia l’operazione potrebbe superare i 10 miliardi di euro. La normativa spagnola, invece, prevede un’offerta pubblica di acquisto per acquisizioni superiori al 30% di una società quotata, necessitando quindi dell’approvazione del governo spagnolo, dato il ruolo chiave di Naturgy nella rete energetica nazionale. Questa potenziale transazione sta attirando l’attenzione dei governi spagnolo e algerino, soprattutto perché Naturgy possiede il 49% di Medgaz, un gasdotto cruciale che collega l’Algeria alla Spagna, con Sonatrach come azionista di maggioranza. Nel 2022 Medgaz ha visto i suoi profitti aumentare del 28,3% rispetto all’anno precedente.
Attualmente, l’Algeria è il principale fornitore di gas della Spagna, coprendo una quota significativa delle importazioni spagnole nel 2023 e all’inizio del 2024. In un contesto di globalizzazione, queste transazioni internazionali riflettono la pratica comune nel diritto commerciale internazionale, con una maggiore considerazione degli interessi nazionali in alcuni casi, come illustrato dagli Stati Uniti con la legge FIRRMA volta a controllare gli investimenti esteri per ragioni di sicurezza nazionale. La transazione tra TAQA e Naturgy solleva interrogativi non solo sulla sua conformità agli standard commerciali, ma anche sulle sue potenziali implicazioni per le relazioni strategiche, in particolare tra gli Emirati e l’Algeria.
