Indexia: la CFDT chiama Bruno Le Maire, ministro dell’Economia

Indexia: la CFDT chiama Bruno Le Maire, ministro dell’Economia
Indexia: la CFDT chiama Bruno Le Maire, ministro dell’Economia
-

Il sindacato locale della CFDT di Romans-sur-Isère chiede spiegazioni a Bruno Le Maire, undici giorni dopo il collocamento di SFAM in liquidazione giudiziale. In un comunicato stampa pubblicato questa domenica, indica il sindacato scrivere al ministro dell’Economia e invita i dipendenti e i clienti che si sentono presi in giro da Indexia – la società “madre” dell’ex assicuratore Drôme – a fare lo stesso.

La CFDT ritiene che lo Stato non abbia svolto il suo ruolo nei confronti dei dipendenti. “Bruno Le Maire è a conoscenza dell’operato di Indexia da diversi anni. Perché non c’è stato alcun intervento da parte del ministero economia? chiede il sindacato. È anormale che lo sia la cassa comune che paga le liquidazioni.”

I CSE di SFAM Roanne e Hubside Store scrivono a URSSAF

Inoltre, i CSE di due filiali del gruppo Indexia, SFAM Roanne e Hubside Store, hanno messo in dubbio il presidente dell’URSSAF Auvergne Rhône-Alpes. Gli è stata inviata anche una lettera. Noi teniamo “per condividere con voi [notre] incomprensioni per la scelta dell’URSSAF di aver lanciato un procedimento contro l’unica controllata SFAM Romans-sur-Isère e di aver lasciato da parte le altre filiali del Gruppo e il loro enorme debito nei confronti della vostra organizzazione”scrivono i membri del CSE.

È stata la citazione presentata dall’URSSAF a portare alla liquidazione della SFAM Romans. “L’URSSAF conosce tutti i debiti del gruppo in senso latocommenta un membro del CSE. Perché non hanno assegnato tutte le filiali? Una liquidazione giudiziaria globale sarebbe stata più semplice. Tutti i dipendenti del gruppo avrebbero potuto contare sull’AGS [nb : les fonds de garantie, notamment en cas de liquidation]. Là, molti sono certi che non riceveranno né la paga di aprile né quella di maggio.”

-

PREV Perché Google Maps e Waze non mostrano più i percorsi più brevi?
NEXT 120mila dollari per Juraj Slafkovsky: salverà McDonald’s dal crollo