Come il KNDS franco-tedesco vuole rilanciare l’industria degli armamenti ucraina

Come il KNDS franco-tedesco vuole rilanciare l’industria degli armamenti ucraina
Come il KNDS franco-tedesco vuole rilanciare l’industria degli armamenti ucraina
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Fornire armi alle forze ucraine è positivo, avere una presenza industriale è ancora meglio. Si tratta di un impegno preso da Francia e Germania lo scorso marzo a Berlino dai ministri della Difesa dei due Paesi, rispettivamente Sébastien Lecornu e Boris Pistorius. In questo contesto, il 1° ottobre il gruppo di difesa franco-tedesco KNDS ha annunciato l’apertura di una filiale a Kiev.


“Con quasi 800 sistemi dispiegati al fronte o sotto contratto, nonché importanti consegne di munizioni, il gruppo di difesa franco-tedesco KNDS è il partner industriale più importante delle forze armate ucraine”, indica il gruppo nato dalla fusione nel 2015 del produttore francese Nexter e del tedesco Krauss-Maffei Wegmann (KMW)

Con il nome KNDS Ukraine LLC, la nuova filiale mira a sostenere l’industria della difesa locale e in particolare ad aiutarla a consolidarsi. Tra i suoi primi obiettivi operativi: facilitare la riparazione e la manutenzione delle attrezzature consegnate. Che si tratti dei carri armati Leopard 1 e 2, dei cannoni Caesar, dell’obice semovente PzH 2000 o del veicolo corazzato AMX10RC. Ciò consentirà «aumentare significativamente la disponibilità operativa dei sistemi»spiega KNDS in un comunicato stampa.

Sulla scia del Rheinmetall

La partnership andrà ancora oltre nel lungo termine. KNDS vuole mettere a disposizione anche il proprio know-how produttivo. Il produttore intende unire le forze con partner locali per produrre in Ucraina munizioni per artiglieria da 155 mm e pezzi di ricambio.

KNDS non è il primo industriale ad investire direttamente in Ucraina. Lo scorso luglio il produttore tedesco Rheinmetall ha reso pubblico un ordine del governo ucraino per la costruzione di un impianto per la produzione di munizioni. Il primo pagamento ammontava a più di 100 milioni di euro. Qualche mese prima, l’industriale aveva annunciato la creazione di una società mista nella quale avrebbe detenuto il 51%, il resto sarebbe stato detenuto da un socio locale. L’obiettivo dichiarato è quello di produrre in loco proiettili da 155 mm in milioni di unità all’anno, cariche di propellente incluse.

Per quanto riguarda la Francia, indica di aver consegnato all’Ucraina attrezzature militari per un valore totale di 420 milioni di euro tra l’inizio della guerra e la fine del 2023. A ciò si aggiungono 900 milioni di euro versati allo European Peace Facility (EFF) in questo periodo. stesso periodo.

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