L’utile netto del gruppo è stato di 1,6 miliardi di sterline (1,8 miliardi di franchi), tra calo dei ricavi e inflazione dei costi.
La banca britannica Barclays ha annunciato giovedì una quota di utile netto del gruppo in calo del 13% nel primo trimestre, i suoi margini soffrono della forte concorrenza nel settore dei prestiti e dei depositi immobiliari nel Regno Unito.
L’utile netto del gruppo è stato di 1,6 miliardi di sterline (1,8 miliardi di franchi), tra calo dei ricavi e inflazione dei costi.
I ricavi del gruppo scendono del 4%, a 7 miliardi di sterline, ma il calo è più marcato per la filiale britannica (-7%).
Allo stesso tempo, le spese operative del gruppo sono aumentate del 2% a 4,2 miliardi di sterline, riflettendo in particolare una nuova tassa della Banca d’Inghilterra sulle aziende del settore.
Barclays, che sta cercando di ridurre i propri costi e di tagliare 5.000 posti in tutto il mondo l’anno scorso, prima di annunciare una nuova struttura del gruppo a febbraio, resta “concentrata sull’attuazione” del suo piano, ha assicurato l’amministratore delegato CS Venkatakrishnan, citato nel comunicato stampa .
Sempre nell’ambito della ristrutturazione, Barclays ha annunciato mercoledì l’intenzione di vendere un portafoglio di crediti immobiliari italiani che “dovrebbe generare una perdita ante imposte di circa 225 milioni di sterline” nel corso dell’anno, aveva avvertito la banca.
Il gruppo ha inoltre annunciato all’inizio di febbraio l’acquisto delle sue attività bancarie al dettaglio dal colosso britannico dei supermercati Tesco per un pagamento iniziale di circa 600 milioni di sterline, con l’obiettivo di “completare” la sua attività nel Regno Unito.
Barclays ha pubblicato a febbraio un utile annuale 2023 gravato dai costi di ristrutturazione, che non le hanno impedito di effettuare generose distribuzioni ai suoi azionisti.
