Economia: la disuguaglianza dei redditi in aumento nei paesi aiutati dal FMI

Economia: la disuguaglianza dei redditi in aumento nei paesi aiutati dal FMI
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Secondo un rapporto pubblicato lunedì dalla ONG Oxfam, la disuguaglianza di reddito è aumentata in oltre il 60% dei paesi attualmente sottoposti a programmi di aiuto del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca mondiale (BM), raggiungendo talvolta le soglie di allerta delle Nazioni Unite.

Secondo il rapporto, 64 dei 106 paesi attualmente aiutati dalle istituzioni finanziarie internazionali (IFI) hanno visto le loro disuguaglianze aumentare in modo significativo, essendo addirittura particolarmente elevate in una quarantina di essi, tra cui Ghana, Honduras e Mozambico.

“Il FMI e la Banca Mondiale presentano la lotta contro la disuguaglianza come una priorità, ma allo stesso tempo sostengono politiche che la aumentano. La gente comune soffre sempre di più a causa dei tagli di bilancio nel settore della sanità, dell’istruzione e dei trasporti. Questo alto livello di ipocrisia deve finire”, ha detto in una nota la responsabile di Oxfam a Washington, Kate Donald.

Ancor di più, l’aumento del debito pubblico, dovuto soprattutto all’aumento dei tassi di interesse, riduce ulteriormente la capacità di questi paesi di finanziare adeguatamente la sanità, l’istruzione o le protezioni sociali necessarie per ridurre le disuguaglianze.

Tuttavia, “l’accordo firmato dalla Banca Mondiale volto a ridurre le disuguaglianze, il primo in 80 anni, è una decisione storica. Ma se la Banca vuole davvero agire in questo ambito, la prima prova sarà quella di renderlo una priorità per i suoi prestiti ai Paesi più poveri”, ha aggiunto Kate Donald.

Aiutare i paesi in via di sviluppo, in particolare quelli attualmente in crisi debitoria o a rischio di crisi, sarà uno dei principali temi discussi nelle riunioni annuali del FMI e della Banca Mondiale, che si svolgeranno tutta la settimana a Washington.

La spesa pubblica necessaria per sostenere le economie di fronte alla pandemia e poi gli shock causati dall’inflazione globale o addirittura dalla guerra in Ucraina hanno spinto gli Stati a indebitarsi, in un momento in cui i tassi di interesse sono aumentati, sotto l’impulso del governo centrale. banche delle principali economie, alle prese con l’inflazione.

Un cocktail che ha aumentato significativamente il servizio del debito in alcuni paesi, impossibilitati a rispettare le scadenze, che a volte assorbono più della metà del loro bilancio.

Il FMI sottolinea regolarmente, durante i suoi programmi, la necessità che i governi proteggano i gruppi più vulnerabili all’interno delle loro popolazioni, mentre da parte sua la missione principale della Banca Mondiale resta quella di porre fine alla povertà nel mondo.

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