L’agenzia Moody’s esprime riserve e avverte sull’aumento del debito pubblico

L’agenzia Moody’s esprime riserve e avverte sull’aumento del debito pubblico
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Dopo le riserve di politici ed esperti locali sulla coerenza del piano di risparmio del governo, l’agenzia di rating americana Moody’s esprime a sua volta serie riserve sulla road map messa in atto da Bruno Le Maire per ridurre il deficit pubblico.

Mercoledì 28 marzo l’agenzia di rating Moody’s ha giudicato “improbabile” l’obiettivo della Francia di ridurre il deficit pubblico al 2,7% entro il 2027, riferisce l’AFP. L’agenzia stima che i 10 miliardi di risparmi aggiuntivi previsti per quest’anno 2024 non siano sufficienti “Rimettere in carreggiata il governo” dell’obiettivo stabilito. In particolare con la previsione del deficit per il 2023 che si è rivelata superiore alle previsioni del governo.

Ricordiamo che l’Istituto nazionale di statistica e studi economici (Insee) ha stimato martedì il disavanzo pubblico nel 2023 al 5,5% del PIL (prodotto interno lordo), mentre il governo contava sul 4,9%, ovvero 15,8 miliardi di euro. più di quello che il governo aveva previsto. Secondo l’agenzia americana, questa delusione di bilancio mette quindi in discussione la capacità del governo di raggiungere gli obiettivi fissati nel piano di bilancio a medio termine presentato a settembre.

Il debito pubblico rischia di raggiungere livelli senza precedenti

L’agenzia americana, che precisa però che quella pubblicata mercoledì non è un parere di rating in senso stretto, prevede di aggiornare il proprio rating il 26 aprile. “Il deficit maggiore del previsto è quasi interamente dovuto a entrate inferiori al previsto”, commenta l’agenzia americana. Per Moody’s, questo “evidenzia i rischi inerenti alla strategia di bilancio a medio termine del governo, che si basa su ipotesi economiche ed entrate ottimistiche, nonché su tagli di spesa senza precedenti”.

Ancora più allarmista, Moody’s prevede un aumento del debito pubblico a partire dal 2024. Un aumento che rischia di esporre la Francia a costi legati agli interessi “mai visto in più di 20 anni”.

Reagendo a questa “battuta d’arresto”, Bruno Le Maire aveva precedentemente spiegato che il “Il deficit eccezionale non è legato ad un aumento della spesa pubblica”Ma “Entrate inferiori al previsto, nonostante una cifra di crescita sincera e realistica”. Per correggere la situazione, il ministro dell’Economia ha, come promemoria, invitato gli operatori statali a presentare proposte di risparmio sui loro bilanci entro un mese.

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