gli oppositori si mobilitarono contro il lavoro nelle Lande

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Attivisti ambientali hanno preso possesso degli alberi della foresta tra Seignosse e Hossegor, nelle Landes, per protestare contro la prevista interconnessione di una linea ad altissima tensione (THT) tra Francia e Spagna, a Soorts-Hossegor, l’8 gennaio 2025. GUILLAUME FAUVEAU/HANS LUCAS VIA AFP

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Appollaiato sugli alberi o affisso davanti alle macchine edili. Nelle Landes, lunedì 13 gennaio, gli oppositori alla costruzione di una linea elettrica a 400.000 volt tra la Spagna e la Francia hanno impedito lo svolgimento dei lavori.

Costando più di 3 miliardi di euro, questa interconnessione ad altissima tensione (THT), realizzata da RTE e Red Eléctrica, dovrà collegare due sottostazioni elettriche per oltre 400 chilometri, una vicino a Bordeaux e l’altra vicino a Bilbao in Spagna.

I manifestanti, mobilitati dal 2021, chiedono una revisione del percorso e cercano di ritardare il più possibile l’avanzamento dei lavori iniziati nel novembre 2023.

Cavi sotto piste ciclabili e aree boschive

Una ventina di loro si sono radunati questo lunedì nel parcheggio di un supermercato di Hossegor, ai margini della foresta, dove la RTE deve interrare i cavi di questa linea che condivide il percorso tra l’oceano e la terraferma.

Per evitare il Capbreton gouf, un canyon sottomarino impraticabile profondo 4.500 metri, la linea attraversa il sottosuolo di cinque comuni delle Landes come Hossegor e Capbreton, in un ambiente naturale, sotto piste ciclabili o zone boschive, campeggi e zone residenziali vicine.

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Gli oppositori si battono affinché venga valutata una terza opzione: seguire l’autostrada A63 fino al confine spagnolo.

Progetto “Ecocida”.

Una manciata di loro, battezzati “scoiattoli” come gli attivisti anti-A69 in Occitania, sono installati dall’inizio di gennaio a 5 metri di altezza su una piattaforma di legno nella pineta, dove deve passare il percorso.

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Tra questi, “Kiwi”, 32 anni, ritiene che questo lavoro costituisca “una negazione democratica” et “un passaggio forte” dopo la bocciatura del progetto da parte di un’ampia maggioranza dei partecipanti all’inchiesta pubblica condotta nel 2021-2022 e conclusasi con il parere favorevole dei commissari inquirenti.

Il 25 dicembre il collettivo delle associazioni dell’opposizione ha chiesto “una moratoria immediata” su questo progetto descritto come“ecocida”in una lettera aperta indirizzata alla prefettura delle Landes e al primo ministro François Bayrou.

Per la prefettura delle Landes, il percorso di questa linea di cui fa parte “nelle questioni energetiche e climatiche” prende una via terrestre “modesto”con prevista sepoltura “minimizzare tutti gli impatti, compresi quelli paesaggistici”. Richiesto dall’AFP, RTE non ha risposto.

A cura di Le Nouvel Obs con AFP

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