Questa serie cult degli anni ’70 e ’80 ha lasciato il segno in intere generazioni… Sarebbe una buona idea un remake? – Serie di notizie

Questa serie cult degli anni ’70 e ’80 ha lasciato il segno in intere generazioni… Sarebbe una buona idea un remake? – Serie di notizie
Questa serie cult degli anni ’70 e ’80 ha lasciato il segno in intere generazioni… Sarebbe una buona idea un remake? – Serie di notizie
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Presenti al Festival della Televisione di Monte-Carlo per celebrare il cinquantesimo anniversario di La casa nella prateria, le interpreti di Marie Ingalls e Nellie Oleson hanno spiegato al nostro microfono perché un riavvio/remake sarebbe una cattiva idea.

Nel 1974, gli spettatori americani incontrarono per la prima volta gli Ingalls, una famiglia di pionieri americani che, dopo aver attraversato il paese, si stabilì infine in Minnesota, con l’obiettivo di iniziare una nuova vita. Il resto della storia, lo sappiamo.

Cinquant’anni dopo, La casa nella prateria continua ad essere trasmesso in centinaia di paesi e ha accompagnato diverse generazioni. In occasione di questo storico anniversario, gran parte del cast si è recata al Festival della Televisione di Monte-Carlo per incontrare fan e giornalisti.

AlloCiné ha avuto modo di chiacchierare con Melissa Sue Anderson e Alison Arngrim, rispettivamente interpreti di Marie Ingalls e Nellie Oleson. Tra due aneddoti, le due donne hanno reagito alla possibilità di un remake/reboot di La casa nella prateria.

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“Non conosco nessuno che abbia il suo carisma”

E a questa domanda le due attrici rispondono la stessa cosa: non avrà lo stesso sapore. “Penso che ci abbiano già provato ma non ha funzionato” spiega Melissa Sue Anderson. “E questo non mi sorprende. La casa nella prateria è davvero un prodotto dei suoi tempi, gli anni ’70.”

Particolarmente commossa quando parla dell’uomo che ha interpretato suo padre Charles Ingalls per diverse stagioni e che da allora è morto, continua: “La serie non sarebbe stata quella che era senza Michele Landon. Riuscì a trascrivere l’America durante questo periodo e a portare la serie in Europa. Sapeva fin dove poteva arrivare. Non conosco nessuno che abbia il suo carisma. Non funzionerebbe senza di lui.”

Non un remake ma un riavvio?

Quando conosceremo l’appetito degli studios per i reboot (stessi personaggi ma una storia diversa) e i remake (stessa storia e stessi personaggi), un giorno questo potrebbe accadere. E a questo livello, l’interprete della peste Nellie ha in mente una piccola idea:

“Per me non dovrebbe nemmeno esserci un reboot ma piuttosto una serie che racconti la storia dei pionieri americani ma da un altro punto di vista. Sai cosa si dice “il fulmine non colpisce mai due volte nello stesso posto”. Non penso che saremo in grado di ricreare questa serie, o addirittura di farlo anche noi. Ma se qualche studio vuole provarlo, sono pronto a interpretare la signora Oleson!” (ride).

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