Per contrastare la decisione di non rinnovare la frequenza TNT di Arcom e di salvare il proprio canale, il gruppo ha messo in piedi una grande operazione pubblicitaria. Una strategia che il suo capo aveva già messo in atto… quarant’anni fa. Ma darà anche dei frutti?
Di Richard Sénéjoux
Pubblicato il 17 ottobre 2024 alle 17:33
lÈ passato molto tempo dall’ultima volta che abbiamo visto NRJ fare una campagna pubblicitaria del genere. Liberazione, Le Figaro, Gli Echi, Il parigino, Il mondo… Tutti i quotidiani nazionali oggi mostrano una pagina intera con i colori del gruppo, in questo caso una foto che mostra una folla che brandisce il logo del canale NRJ 12. La foto è barrata da due frasi: “. Più di 32 milioni di voi guardano NRJ 12 ogni mese. Eppure, sapete che NRJ 12 rischia di essere cancellato nel 2025? » Il logo abituale del canale è deviato, la parte superiore della “j” termina a forma di pugno, come simbolo di resistenza. Cosa, in realtà? La decisione di Arcom, che non ha rinnovato la frequenza TNT del canale (e C8) dal prossimo marzo. Una scelta che, secondo NRJ, potrebbe mettere in discussione la sostenibilità della sua divisione televisiva, dove troviamo anche Chérie 25. Il gruppo ha anche presentato ricorso al Consiglio di Stato.
Questo poster un po’ fai da te riporta alla mente alcuni ricordi. Era il 1984 e l’episodio segnò la storia dell’NRJ. In seguito alla decisione dell’Alta Autorità (l’antenata dell’Arcom) di sospendere la sua antenna per un mese, per aver aumentato troppo la potenza dei suoi trasmettitori (bloccavano le frequenze degli aeroporti, dei vigili del fuoco o della SAMU, ecc.), la radio I conduttori hanno quindi lanciato un appello agli ascoltatori affinché si oppongano a questa decisione. Centinaia di giovani si precipitano al quartier generale dell’NRJ. Quasi ovunque si creano comitati di sostegno e gli artisti, come Johnny Hallyday, dicono di essere solidali. L’8 dicembre 1984, NRJ organizzò una grande manifestazione di protesta contro la chiusura, che riunì quasi 300.000 persone nelle strade di Parigi! Mai visto prima. Risultato: François Mitterrand, che tre anni prima aveva liberalizzato le onde FM, ha ordinato al governo di rinviare la decisione dell’Alta Autorità, e NRJ non ha mai smesso di trasmettere. Un vero colpo di genio da parte del giovanissimo capo della NRJ, Jean-Paul Baudecroux, allora 38enne. Ripeterà il colpo quarant’anni dopo, con messaggi trasmessi su tutti i canali, radio e social network del gruppo, e la creazione di un sito dedicato? Non così sicuro…
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