In La reclutalanciato da TF1 questo lunedì 6 maggio alle 21:10, Thierry Neuvic interpreta l’austero capitano Vincent Béraud, costretto contro la sua volontà a fare squadra con Kevin (Ethann Isidoroattore francese 17enne rivelato dal film Indiana Jones e l’orologio del destino), un piccolo criminale chiacchierone e intelligente reclutato dalla polizia. Per l’attore, visto in Clara Sheller, Mafiosa, La casa dall’altra parte della strada o più recentemente Infiltrato insieme a Audrey Fleurot, questa nuova avventura televisiva è tanto divertente quanto profonda.
La recluta : “Quando l’ho incontrato, ho visto che mascalzone era!”Thierry Neuvic parla di Ethann Isidore, il suo compagno nella serie TF1
Télé-Loisirs: In un’intervista hai detto: “Spesso i miei personaggi all’inizio non sono simpatici ma poi migliorano.” È lo stesso dentro? La recluta ?
Thierry Neuvic : Sì, il mio carattere tende a migliorare e il suo superiore, che risulta essere il suo partner, lo aiuta enormemente. Il suo confronto con le generazioni più giovani lo costringe all’ascolto. Ha la capacità di apprendere, nonostante il suo lato burbero e chiuso.
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La sua traiettoria segue l’evoluzione della sua relazione con il giovane Kevin, interpretato da Ethann Isidore. Come è andata la vostra collaborazione?
Quando ci siamo incontrati, ho visto che mascalzone era! Mi sono rivista alla sua età, con questa eccitazione, questa voglia matta di fare acrobazie. Sul set è stata una collaborazione per metà amica, per metà fratello maggiore e per metà paterna.
Il tuo personaggio mostra resistenza nei confronti di Kevin. Sospettiamo che questa reazione sia legata al suo passato…
C’è una forma di proiezione nei confronti di Kevin, che ha la stessa età di suo figlio misteriosamente scomparso. Rifiuta la sua presenza perché il lutto non è finito.
La recluta : “Ho scelto questa professione, cosa che non avviene per le persone che mi circondano”Thierry Neuvic spiega perché vuole tenere la sua vita privata lontana dai media
La serie affronta il rapporto figlio/genitore…
Sì, il rapporto con i genitori, con la trasmissione, con l’educazione. Tra quest’uomo e questo ragazzo ci sono dei vuoti che cercano goffamente di essere riempiti.
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In questa fase della tua carriera, come fai le tue scelte?
Sempre di più attraverso soggetti che mi colpiscono e incontri. Mi piace confrontarmi con produttori, autori, registi, per costruire insieme, per mescolare i punti di vista.
Cosa ti piacerebbe suonare nei prossimi trent’anni?
Tutto è aperto! Purché un personaggio sia ben scritto e ancorato a una bella storia. Un grande cattivo o un supereroe, qualunque cosa tu voglia! [Il rit.]
Nelle interviste tieni a bada gli argomenti intimi. Per quello ?
Ho scelto questa professione, cosa che non avviene per le persone che mi circondano. Quindi non devo coinvolgerli. Devo anche proteggerli. A meno che un giorno non me lo dicano “Voglio che la gente parli di me”. Non so se lo farei, ma verrebbe da loro.