David Lynch, regista… e regista di spot pubblicitari

David Lynch, regista… e regista di spot pubblicitari
David Lynch, regista… e regista di spot pubblicitari
-

Non è né il primo né l’ultimo grande nome del cinema ad aver utilizzato la sua macchina fotografica per la pubblicità. David Lynch, regista morto il 16 gennaio, che lascia dieci film (Mulholland Drive, L’Uomo Elefante, Marinaio e Lula, Velluto Blu…) e una serie (Cime gemelle), produceva quindi anche “spot” pubblicitari. Un lavoro di sussistenza ma che il “maestro del cinema” non fa “non negare”come ha spiegato in un’intervista a Partita di Parigi nel 2013: “Non sono una persona ricca. A volte devo accettare la pubblicità per tornare a galla. Non li nego. Mi piace la maggior parte delle pubblicità che ho realizzato, soprattutto l’ultima per Dior. Mi viene concesso un budget elevato e l’accesso alla tecnologia più recente, il che è come tornare a scuola e sperimentare, cosa che adoro. »

Già nel 2008 pronunciò lo stesso discorso: “A volte faccio pubblicità per fare soldi. Ma imparo sempre qualcosa. Impara ad essere efficiente, scopri una nuova tecnica… ​​​​​​ » Anche se non rinnegava la pubblicità, lo stesso non valeva per l’inserimento di prodotti nei film, che, secondo lui, “putrefa l’ambiente”.

Un cortometraggio di 16 minuti per Dior

Questa pubblicità per Dior in definitiva non è una pubblicità. Sotto forma di cortometraggio di 16 minuti, il filmato pubblicitario Signora Blu Shanghai scritto, diretto e montato da David Lynch vede protagonista l’attrice Marion Cotillard in una misteriosa Shanghai, sullo sfondo del tango degli anni ’20. Entrando nella sua camera d’albergo, la numero 815, vede apparire in fumo bianco l’ultima borsa della marca Christian Dior, la Lady Dior.

Secondo un articolo di Tempi finanziarisecondo quanto riportato dalla pagina Wikipedia di questa opera pubblicitaria, David Lynch sarebbe stato contattato da Dior per “fare un cortometraggio per Internet”: ““Puoi fare quello che vuoi, devi solo mostrare la borsa, la Oriental Pearl Tower and Old Shanghai”… È un mix tra un film tradizionale e una pubblicità. Mi è piaciuta questa idea”, ha commentato nel 2017.

Una ventina di annunci

La recensione del cinema critica ha fatto i conti. A partire dagli anni Ottanta, David Lynch ha realizzato una ventina di spot pubblicitari per prodotti molto diversi: borsetta (Dior), console per videogiochi (PlayStation 2, nel 2000), pasta (Barilla, con Gérard Depardieu, nel 1993). ), profumo (Opium di Yves Saint Laurent, nel 1992 o Obsession di Calvin Klein nel 1988)… Ma anche campagne di sensibilizzazione, come Ci preoccupiamo di New York, nel 1991, campagna del dipartimento di igiene della città di New York per attirare l’attenzione dei cittadini sulla proliferazione dei ratti dovuta, in particolare, allo smaltimento dei rifiuti sulle strade pubbliche.

Uno sguardo indietro, in video, alle pubblicità più sorprendenti di David Lynch.

Ossessione, Calvin Klein (1988)

Non si tratta di uno, ma di 4 spot diretti da David Lynch per il profumo Obsession di Calvin Klein. In ciascuna di queste pubblicità trae ispirazione da un testo di un grande autore letterario: Francis Scott Fitzgerald, DH Lawrence, Ernest Hemingway e Gustave Flaubert. In questo spot, sullo sfondo di Fitzgerald, compaiono Benicio Del Toro e Heather Graham. ​​​​

Chi è Gio, Giorgio Armani (1992)

Bianco e nero, estetica raffinata e tensioni… Tutti gli ingredienti di un Lynch si riuniscono in questa pubblicità del profumo Gio, di Giorgio Armani, nel 1992.

Lo stesso anno fu pubblicata la pubblicità di Opium per Yves Saint Laurent. Un compendio di erotismo.

Parisienne, gente parigina (1998)

Una pubblicità per le sigarette? David Lynch dirige uno spot per il marchio parigino… senza una sola sigaretta sullo schermo.

PlayStation 2, Il terzo posto (2000)

Nissan Micra (2002)

Gucci per Gucci: Cuore di vetro (2007)

Tre modelli sono inebriati dal profumo della fragranza Gucci, mentre dal suono Cuore di vetro di Bionda.

-

PREV Nel mirino e vittima di un “poster” pazzesco da parte di Ja Morant, Victor Wembanyama è andato vicino alla tripla doppia
NEXT Australian Open: Fritz in forze