“Anche se l’accordo non è buono, dobbiamo prenderlo”: per le famiglie degli ostaggi israeliani inizia l’attesa
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Non si tratta di lasciarsi trasportare. Altrimenti non sopravviveremo alle “montagne russe”, assicura Efrat. “La speranza può salire così in alto a volte… E quando non si concretizza, il morale scende al minimo. Dobbiamo quindi tutelarci e mostrare un misurato ottimismo. Ho imparato a contenermi finché non mi confronto con i fatti», riassume la nipote di Gadi.