È morto all’età di 82 anni il fotografo Oliviero Toscani

È morto all’età di 82 anni il fotografo Oliviero Toscani
È morto all’età di 82 anni il fotografo Oliviero Toscani
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Il fotografo Oliviero Toscani. Lo ha annunciato la famiglia, chiedendo riservatezza. Malato da tempo, Toscani è stato ricoverato all’ospedale di Cecina, in provincia di Livorno. Il famoso fotografo è stato ricoverato in ospedale venerdì 10 gennaio. Due anni fa gli è stata diagnosticata una malattia rara e incurabile, l’amiloidosi, che gli ha fatto perdere rapidamente 40 chili.

Nato a Milano nel 1942, suo padre Toscani fedeli è stato uno degli storici fotoreporter del “Corriere della Sera”. In oltre cinquant’anni di carriera ha rivoluzionato il mondo della comunicazione e reso famose numerose campagne pubblicitarie, in particolare nel mondo della moda. Quelli della Benetton furono brillanti e controversi: Toscani cominciò a usare il mezzo pubblicitario per parlare dei problemi del mondo.

Il fotografo aveva rivelato la sua malattia l’estate scorsa: “Ho un male incurabile, non so quanto mi resta da vivere”, aveva detto in un’intervista al “Corriere della Sera” del 28 agosto.

Oliviero Toscani “è stato uno dei maggiori interpreti della fotografia contemporanea, ma anche un controverso amante degli eccessi” ha commentato in una nota il Ministro dei Beni Culturali, Alessandro Giuli. “Un narratore-visionario del nostro tempo che ha saputo plasmare il linguaggio visivo, trasformandolo in una potente forma di comunicazione e riflessione collettiva. La sua fotografia – ha concluso il ministro – è stata uno strumento di provocazione, denuncia e dialogo, capace di sfidare le convenzioni e porre al centro del dibattito pubblico questioni di rilevanza sociale, politica e culturale”.

Il quotidiano Libération ricorda il fotografo con un suo lavoro contro i test nucleari pubblicato nel 1995

Il quotidiano francese “Libération” rende omaggio al fotografo Oliviero Toscani pubblicando sul proprio sito la prima pagina di un’edizione del 1995, presentando un’immagine dell’artista rappresentante il volto del presidente dell’epoca. Jacques Chirac deformato da un’esplosione nucleare. Il riferimento è ai test che la Francia stava effettuando in quel periodo in Polinesia. “Mururoa, il suo amore” (Mururoa il suo amore, in italiano) è il titolo che accompagna la foto. “Libération” ricorda di aver chiesto “al fotografo italiano di tradurre in immagini i pericoli per la salute derivanti dalle esplosioni”.

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