La Francia sotto minaccia. STATI UNITI, Corea del Sud, NigeriaCina, negli ultimi mesi le polizie mondiali hanno smantellato numerose truffe e noi ingenuamente pensavamo che la Francia fosse più o meno al sicuro da questi misfatti. Purtroppo, il caso di oggi ci ricorda che i truffatori non hanno frontiere e che i francesi non sono al sicuro dalle azioni di questi pirati 3.0. 14 persone arrestate, 6 rinviate a giudizio e danni per 1,2 milioni di euro: uno sguardo al primo caso francese dell’anno.
- La Francia è stata scossa da una massiccia truffa legata alle criptovalute, con 14 arresti e perdite per 1,2 milioni di euro.
- I truffatori hanno utilizzato falsi investimenti in criptovalute per intrappolare le loro vittime, portando a numerosi sequestri, inclusi conti bancari e articoli di lusso.
I truffatori hanno inizialmente offerto investimenti finanziari per avvicinarsi alle loro vittime
Sabato scorso l’AFP ha appreso da fonti giudiziarie dell’arresto di 14 persone nell’ambito di un’indagine aperta il 5 novembre dalla sezione anti-criminalità informatica della Procura di Parigi. Successivamente ne furono sei accuse e cinque imprigionato. Sono sospettati di aver partecipato a una truffa su criptovaluta su larga scala.
Prima di tutto, ecco i spese precisato dall’accusa:
“Le accuse sono le seguenti: furto organizzato, riciclaggio aggravato, partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata alla preparazione di un delitto, accesso e mantenimento fraudolento di un sistema automatizzato di elaborazione dati commesso in associazione a delinquere organizzata, precisando che non tutti sono incriminato sotto tutte queste qualifiche. »
Procura di Parigi – Fonte: Le Figaro
La Giustizia precisa poi che delle sei persone, una di loro lo era minore al momento dei fatti. Il giudice delle libertà e della detenzione ha quindi preferito lasciarlo libero sotto controllo giudiziario. Inoltre, per quanto riguarda l’identità dei sospettati, Le Parisien ha affermato questo fine settimana che diversi sospettati sarebbero di origine serba, senza però riuscire ad ottenere maggiori informazioni.
La polizia giudiziaria e i gendarmi specializzati del COMCYBER-MI arrestano diverse persone
Una parola ora su modalità operativa di questa banda che si è avvicinata alle sue vittime offrendo investimenti finanziari. Ha poi affermato di verificare l’attendibilità delle sue vittime mediante un primo trasferimento criptovaluta. Il resto lo racconta la procura parigina:
“I sospettati sono sospettati di aver offerto falsi investimenti e di aver affermato di verificare l’affidabilità finanziaria delle loro vittime mediante un trasferimento di criptovaluta, osservando i codici creati per ottenere lo sblocco. I danni ammontano a oltre 1,2 milioni di euro. Sono stati effettuati sequestri di conti bancari, criptovalute, veicoli e pelletteria di lusso, per un importo stimato in diverse centinaia di migliaia di euro. »
Procura di Parigi – Fonte: Le Figaro
L’indagine è stata condotta con successo dall’ COLLINE (Brigata per la repressione della delinquenza furba della polizia giudiziaria parigina) e i gendarmi di COMCYBER-MI (Comando del Ministero dell’Interno nel cyberspazio). Infine, l’ultima informazione fornita dal viceprocuratore della Procura di Parigi e capo della sezione anti-criminalità informatica riguarda l’utilizzo di “Afferra il cane cibernetico, addestrato a rilevare i componenti del computer” che quindi se ne rese conto “la prima ricerca con un e-dog” !
Questo caso ci ricorda in definitiva che nessuno è al sicuro e che nelle crypto ancor più che altrove ogni comportamento sospetto, ogni richiesta strana deve essere presa sul serio e che non bisogna mai inviare fondi prima di essere sicuri della loro destinazione. Fai attenzione, abbi cura di te e dei tuoi portafogli, perché i moderni agrefin vagano e la loro avidità è pari solo alla loro creatività.