L’IDF proteggerà l’identità dei suoi combattenti per paura di essere perseguiti all’estero

L’IDF proteggerà l’identità dei suoi combattenti per paura di essere perseguiti all’estero
L’IDF proteggerà l’identità dei suoi combattenti per paura di essere perseguiti all’estero
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Mercoledì sera l’esercito israeliano ha annunciato una misura senza precedenti: proteggerà ora l’identità di tutti i suoi combattenti e ufficiali fino al grado di generale di brigata che partecipano alle operazioni militari a Gaza e in Libano. Questa decisione, presa per ordine del capo di stato maggiore Herzi Halevi, resterà in vigore fino a nuovo avviso.

Questa misura drastica si inserisce in un contesto di crescenti rischi per i soldati israeliani che viaggiano all’estero. Ne consegue in particolare le denunce presentate dalla Fondazione filo-palestinese per conto di Hind Rajab, che hanno già portato all’emissione di mandati di arresto contro soldati israeliani in viaggio verso Brasile e Argentina.

La nuova direttiva interesserà migliaia di soldati e ufficiali, sia regolari che riservisti, che finora apparivano scoperti e sotto la loro vera identità nei media. Questa misura protettiva riflette la crescente preoccupazione per i procedimenti legali internazionali contro l’esercito israeliano. Secondo il portavoce dell’IDF, questa decisione mira a proteggere i soldati che partecipano alle operazioni in corso da possibili procedimenti legali all’estero, illustrando l’evoluzione del conflitto sul terreno giuridico internazionale.

Belgio

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