La Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) sta compiendo un passo decisivo nella ricerca della giustizia in questo paese africano che altri non è che il Gambia.
Ha annunciato la creazione di un tribunale speciale per giudicare i crimini commessi sotto il regime autoritario dell’ex presidente Yahya Jammeh. Questa iniziativa segna un importante passo avanti per le vittime che da anni chiedono giustizia.
Yahya Jammeh, al potere dal 1994 al 2017, è accusato di aver governato il suo Paese con il pugno di ferro. Il suo regime è segnato da gravi violazioni dei diritti umani: sparizioni forzate, esecuzioni extragiudiziali, torture e violenza sistematica.
Durante il suo regno, molte voci dissenzienti furono messe a tacere, facendo precipitare il Gambia in un periodo oscuro della sua storia.
Dopo la sconfitta elettorale nel 2016 contro Adama Barrow, Yahya Jammeh ha lasciato il Paese sotto la pressione internazionale e attualmente vive in esilio in Guinea Equatoriale.
Tuttavia, le testimonianze raccolte dalla Commissione per la verità, la riconciliazione e le riparazioni (TRRC), istituita dal governo gambiano, hanno rivelato la portata delle atrocità commesse sotto il suo regime.
Il rapporto finale della TRRC, pubblicato nel 2021, raccomandava un’azione legale contro Jammeh e i suoi complici.
Di fronte a queste conclusioni, l’ECOWAS ha preso l’iniziativa di istituire un tribunale speciale per processare i responsabili di questi crimini.
Questa giurisdizione, che avrà sede in Gambia, includerà giudici gambiani e internazionali. Questo per garantire una procedura trasparente e imparziale.
L’obiettivo non è solo consegnare Yahya Jammeh e i suoi ex collaboratori alla giustizia, ma anche riaffermare l’impegno della regione a favore della giustizia e dei diritti umani.
Le organizzazioni per i diritti umani, così come le associazioni delle vittime, accolgono con favore questa decisione, considerandola un passo cruciale verso la giustizia e la riconciliazione nazionale.
Rimangono tuttavia delle sfide, in particolare per quanto riguarda l’estradizione di Yahya Jammeh dalla Guinea Equatoriale, dove beneficia della protezione delle autorità locali.
Per il Gambia e l’Africa occidentale questo tribunale porta un messaggio forte: i crimini gravi, anche commessi da capi di Stato, non rimarranno impuniti. È anche un chiaro segnale per dissuadere altri leader dal commettere abusi simili in futuro.