Una piattaforma ambiziosa ma problematica
Lanciato nel 2022 per competere con colossi come Twitch, Kick si è posizionato con due argomenti forti. Tanto per cominciare, una remunerazione eccezionale: il 95% dei ricavi generati va ai creatori, contro il 50% della concorrenza Ma soprattutto, moderazione più flessibileche attira influencer in cerca di libertà editoriale, a volte esclusi da altre piattaforme.
In Francia, ad esempio, Mediapart spiega che il canale “Jeanpormanove” è diventato il più seguito su Kick, con 160.000 iscritti e 15.000 spettatori in diretta ogni sera. I suoi concetti, come “Domanda per un Golmon” o “Numeri e analfabeti”, raffigurano umiliazioni contro due partecipanti abituali. JP, un ex soldato, subisce atti violenti come lo strangolamento o il lancio di vernice. Coudoux, un disabile sotto tutela, viene spesso picchiato e insultato. Questo contenuto particolarmente scioccante attira una comunità attiva, che aumenta le donazioni e i commenti problematici nella chat.
Naruto, uno dei conduttori del canale, difende questi video dicendo che “la gente sta osservando le reazioni atipiche di JP e Coudoux”. Ma secondo Sophie Prétot, professoressa di diritto privato citata da Mediapart, anche con il consenso apparente, questi atti potrebbero essere classificati come reati penaliin particolare a causa degli attacchi alla dignità umana.
La moderazione ha sottolineato
Kick afferma di aver istituito un team di moderatori disponibile 24 ore su 24, ma in i fatti, gli abusi del canale “Jeanpormanove” sono stati sanzionati solo per brevissimo tempo. Dopo una sospensione di alcuni giorni all'inizio di dicembre, i video sono stati rimessi online e il canale ha ripreso le consuete attività.
Questa flessibilità non è isolata: Kick è stato criticato anche per i suoi collegamenti con il gioco d'azzardo. Fondata dai creatori del sito Stake, bandito in molti paesi, la piattaforma ha consentito la distribuzione di contenuti di casinò online in Francia per quasi 18 mesi, prima di vietarli sotto la pressione delle autorità.
Verso un cambio di rotta?
Per Mediapart questi abusi sollevano ovviamente interrogativi sulla responsabilità delle piattaforme. Bastien Louessard, specialista dei media digitali, lo spiega a Mediapart Probabilmente Kick dovrà evolversi : “Le piattaforme spesso iniziano come un selvaggio west prima di perfezionarsi per compiacere gli inserzionisti. »
Sei mai stato su questa piattaforma? Oppure sei cliente abituale di Twitch? Se sì, per quali tipologie di contenuti?