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Il governo israeliano ha approvato questa domenica, 15 dicembre, un progetto di Benjamin Netanyahu volto a raddoppiare la popolazione nella parte del Golan siriano occupata e annessa da Israele, si legge in un comunicato stampa dell'ufficio del Primo Ministro.
“Il governo ha approvato all'unanimità il progetto del Primo Ministro Netanyahu per lo sviluppo demografico delle località del Golan e (della città di) Katzrin per una somma di 40 milioni di shekel (10,6 milioni di euro)secondo il comunicato stampa. Alla luce della guerra e del nuovo fronte in Siria e del desiderio di raddoppiare la popolazione del Golan (…), questa è una decisione che rafforza le località del Golan e lo Stato di Israele. »
Allo stesso tempo, Benjamin Netanyahu ha sottolineato che il suo Paese non vuole entrare in conflitto con la Siria, una settimana dopo aver ordinato alle sue truppe di impadronirsi della zona cuscinetto, controllata dall'ONU, che separa i due paesi sull'altopiano del Golan.
“Non abbiamo alcun interesse ad affrontare la Siria, definiremo la politica di Israele nei confronti della Siria in base alla realtà sul campo”ha detto in un video diffuso dal suo ufficio.
“Il Golan farà parte dello Stato di Israele per l’eternità”
Il giorno dopo la caduta del presidente siriano Bashar al-Assad, cacciato dal potere dai ribelli l’8 dicembre, Benjamin Netanyahu ha dichiarato che la parte del Golan siriano annessa da Israele apparterrà per sempre al suo Paese.
“Oggi tutti comprendono l’importanza capitale della nostra presenza sul Golan, e non ai piedi del Golan”che si affaccia sulle colline della Galilea e sul Lago di Tiberiade nel nord di Israele, ha detto, aggiungendo: “Il Golan farà parte dello Stato di Israele per l’eternità”.
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Circa 30.000 cittadini israeliani vivono in 34 località del Golan annesso a Israele, a cui si aggiungono 23.000 drusi, comunità la cui religione deriva dall'Islam, che in maggioranza si dichiarano siriani pur avendo lo status di residenti in Israele.
Israele ha conquistato parte del Golan, nel sud-ovest della Siria, durante la guerra arabo-israeliana del 1967, prima di annettere questo territorio nel 1981. Solo gli Stati Uniti, sotto l’amministrazione di Donald Trump, hanno riconosciuto questa annessione nel 2019.
A cura di Le Nouvel Obs con AFP