Nuova notte di protesta, venerdì 13 dicembre, a Tbilisi, capitale della Georgia, dove si sono riuniti nuovamente migliaia di georgiani, contro il loro governo e la sua decisione di sospendere il processo di riavvicinamento del Paese caucasico all'Unione europea. Dietro quest'ondata di protesta si nasconde anche l'affermazione dell'indipendenza dell'ex repubblica sovietica nei confronti della Russia, alla quale l'attuale governo è molto vicino.
Ovviamente tutto ciò fa venire in mente il “rivoluzione della dignità” in Ucraina nel 2014, a seguito del quale Mosca iniziò a dichiarare guerra a Kiev. Come vedono gli ucraini ciò che sta accadendo in Georgia in questo momento? ? Alcuni di loro ci hanno risposto, in piazza Maydan a Kiev, dove ha avuto luogo la rivoluzione del 2014.
“Evidente situazione parallela, identica…” Quando guarda le ultime notizie da Tbilisi, Andriy rivive indirettamente la rivoluzione del 2014, con sua moglie Nadiya: “Mi stupisce che i leader georgiani siano ancora al potere. Conoscendo la forza e il carattere dei georgiani, penso che la situazione cambierà presto”.
“Una bella rivoluzione”, Questo è tutto ciò che augura loro anche Svitlana, che sta aspettando il suo autobus: “I georgiani, come gli ucraini, sono un popolo che ha a cuore la propria libertà. Non accettiamo che ci venga imposto qualcosa e se vogliamo andare verso l'Unione europea, andremo lì ! Con i georgiani ci somigliamo, siamo popoli gemelli !”
“Dal 2022insiste Svitlana, I georgiani combattono l’imperialismo russo a fianco degli ucraini”. Ragione in più per sostenerli, col rischio di vedere i russi fare loro a loro volta la guerra: “Comunque, c'è già stata una guerra in Georgia, la Russia occupa l'Abkhazia dal 2008! Ma l'Ucraina ha risposto all'aggressione russa. Prima tutti temevano l'orso russo e noi abbiamo dimostrato che potevamo affrontarlo”.
La settimana scorsa l’Ucraina ha imposto sanzioni contro il governo filo-russo della Georgia. Il Paese dovrebbe affermarsi di più accanto ai manifestanti di Tbilisi? ? Naturalmente, conclude Katerina : “Ci aiutano, quindi tocca a noi sostenerli !”
Il punto di vista degli ucraini sulla situazione in Georgia: rapporto di Camille Magnard
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