In Lussemburgo: libero scambio sì, ma non a qualsiasi prezzo, per Frieden

In Lussemburgo: libero scambio sì, ma non a qualsiasi prezzo, per Frieden
In Lussemburgo: libero scambio sì, ma non a qualsiasi prezzo, per Frieden
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Il governo è favorevole al libero scambio, per avere sbocchi in nuovi mercati, ma attende di vedere cosa c'è contenuto nell'accordo tra Unione europea e Mercosur, annunciato venerdì dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Quando i tedeschi hanno annunciato l'accordo di libero scambio concluso dopo 25 anni di negoziati con i paesi dell'America Latina, il primo ministro Luc Frieden era con i rappresentanti degli agricoltori lussemburghesi.

“Comprendo le loro preoccupazioni”, ha detto il capo del governo nel corso di un briefing con la stampa, al termine dell'incontro. “Gli accordi di libero scambio sono importanti in un momento in cui interi continenti stanno chiudendo le proprie frontiere con dazi doganali. Dobbiamo poter vendere i nostri prodotti nei nostri territori, ma anche altrove”.

Ma nel mondo agricolo c’è preoccupazione per la possibile “concorrenza sleale” con differenze nelle regole di produzione. “Temiamo, ad esempio, che sia possibile importare carne prodotta in Sud America con metodi che qui non sono autorizzati. Prendiamo sul serio questa preoccupazione”, afferma il capo del governo.

Per lui gli agricoltori in Europa e in Sudamerica devono poter produrre allo stesso modo. “In Europa, sempre più normative complicano la situazione degli agricoltori, mentre chi vuole esportare da noi non è soggetto agli stessi vincoli”, sottolinea Frieden. “Dobbiamo porre fine all’eccessiva regolamentazione che potrebbe spezzare la spina dorsale della nostra agricoltura”. Il governo deve incontrare il Fedil, prima delle vacanze di Natale, per discutere dell'accordo di libero scambio, sul quale Luc Frieden spera di decidere il testo prima di Pasqua.

Prima di esaminare “nel dettaglio” l'accordo Mercosur, Luc Frieden ha parlato della coltivazione in serra. “Crediamo che dobbiamo essere in grado di produrre frutta e verdura in Lussemburgo. La percentuale di coltivazione autonoma è minima. Con il clima che abbiamo qui, non è colpa del governo, è necessario dare l'autorizzazione agli agricoltori per costruire serre dove è utile”, sostiene il Primo Ministro. I lavori per queste serre “saranno sovvenzionati fino al 40%”, per un budget di 20 milioni di euro.

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