La stessa fonte riferisce che “un carro armato nemico Merkava ha fatto breccia durante un’incursione da Tal al-Nahhas, a nord di Kafr Kila, verso le vicinanze dell’incrocio Burj al-Muluk-Khiyam”.
Da parte sua, il Ministero della Sanità ha riferito in un comunicato che il raid israeliano nella città di Haris ha provocato la morte di sei persone e il ferimento di altre due.
Inoltre, l’esercito libanese si è schierato massicciamente nei quartieri e nelle strade della città di Tiro, segnando l’inizio del suo ridispiegamento verso sud, in particolare nei villaggi di confine.
Nei distretti di Tiro e Bint Jbeil, aerei militari israeliani hanno effettuato durante la notte una serie di attacchi contro diversi villaggi e città. Sebbene l’esercito israeliano abbia annunciato la fine delle sue operazioni prima di mezzanotte, è tornato prima dell’alba per lanciare razzi e palloni termici sulla città di Aita al-Shaab.
Dopo mezzanotte, gli aerei israeliani hanno attaccato anche l’area tra le città di Sajad e Malikh a Iqlim al-Tuffah, prendendo di mira nuovi siti in una escalation continua.
Diversi video sono stati pubblicati sui siti di social media che documentano i raid israeliani, compreso uno contro Kafr Malki nel distretto di Sidone, e gli effetti della distruzione di un edificio residenziale nella città di Haris, nel Libano meridionale, e i danni significativi causati dal bombardamento di la città di Arnoun, nel distretto di Nabatieh.
Secondo l’ufficiale medico capo del distretto di Tiro, Dr. Wissam Ghazal, il numero delle vittime ha raggiunto 192 persone.
Da parte sua, l’agenzia di stampa ufficiale libanese (ANI) ha riferito che l’ottavo giorno del cessate il fuoco, un proiettile dell’artiglieria israeliana è caduto sul distretto di Marjayoun, nel governatorato di Nabatieh, nel sud del Paese.
L’ANI continua che nella mattinata di mercoledì Israele ha fatto esplodere case ed edifici anche nella città di Khiam, nel distretto di Marjayoun, aggiungendo che le esplosioni si sono udite in tutto il sud.
La stessa fonte indica che Israele ha effettuato operazioni di rastrellamento con mitragliatrici pesanti e medie nelle città di Khiam e Kafr Kila, oltre a bombardamenti di artiglieria sul confine di Kafr Kila.
Un corrispondente dell’agenzia Anadolu ha riferito di aver sentito il rumore di aerei militari israeliani che sorvolavano lo spazio aereo della capitale Beirut, mentre aerei militari volavano a bassa quota in alcune zone del sud del paese.
Martedì l’esercito israeliano ha commesso 117 violazioni del cessate il fuoco, provocando 14 morti e 13 feriti, secondo un rapporto basato sui dati del Ministero della Sanità e sugli annunci dell’agenzia di stampa libanese.
Le violazioni israeliane spaziavano da bombardamenti di artiglieria, raid, sorvoli di aerei militari e droni, fuoco di mitragliatrici, incursioni e razzi.
Queste violazioni hanno spinto Hezbollah a reagire lunedì, per la prima volta dall’entrata in vigore dell’accordo, con un attacco missilistico preventivo contro il sito militare di Ruwaisat al-Alam, sulle colline libanesi occupate di Kafr Shuba.
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