I tecnici del cantante Vitaa si oppongono all’arrivo di Slimane, bersaglio di due denunce. Invocano il loro diritto di recesso. Ma di cosa si tratta?
Slimane è oggetto di due denunce, una per molestie sessuali e l’altra per violenza sessuale. La vicenda ora si ripercuote sul tour della cantante Vitaa. L’uomo dovrebbe salire sul palco durante il concerto. I tecnici ora si rifiutano di lavorare con Slimane e si oppongono alla sua presenza questa sera all’Accor Arena, secondo le informazioni di Le Parisien. I tecnici invocano “la clausola di recesso”, ma di cosa si tratta?
Questo diritto di recesso può essere invocato quando un dipendente ritiene che la sua situazione lavorativa presenti un pericolo grave e imminente. Deve avvisare immediatamente il suo datore di lavoro. Può quindi decidere di lasciare il suo posto di lavoro o rifiutarsi di lavorarvi senza il consenso del datore di lavoro.
Il diritto di recesso può essere esercitato quando il lavoratore ritiene di avere fondati motivi per ritenere possibile un pericolo. La minaccia deve essere seria e caratterizzata dall’urgenza di reagire.
Tra le origini del pericolo citate dal sito ufficiale dell’amministrazione francese ci sono diversi rischi, come quello legato alla sicurezza e quello di aggressione. È proprio questo il motivo di una delle denunce presentate contro Slimane.
Il lavoratore non può essere sanzionato o licenziato dal suo datore di lavoro se esercita il diritto di recesso. Se ciò accade, può deferire la questione al tribunale del lavoro.
Altra cosa: il datore di lavoro deve retribuire normalmente il dipendente durante il periodo durante il quale esercita legittimamente il diritto di recesso.
Il problema è che non tutti i tecnici concertistici della Vitaa sono stipendiati. Non beneficiano quindi delle stesse tutele. Alcuni sono lavoratori autonomi e lavorano molto con Play Two Live e hanno paura di perdere il contratto. Altri sono artisti intermittenti e temono di essere inseriti nella lista nera. È quanto ha spiegato uno di questi tecnici al quotidiano Le Parisien.
Questo è il motivo per cui hanno finito per accettare il concerto “non penalizzare i più deboli tra loro“.
Anche in Belgio questo diritto è sancito dalla legislazione dal 1998. La disposizione prevede che “il lavoratore che, in caso di pericolo grave ed immediato, non evitabile, si allontana dal proprio posto di lavoro o da una zona pericolosa non può subire alcun danno e deve essere protetto contro ogni conseguenza dannosa ed ingiustificata.
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