La FA non intraprende alcuna azione riguardo all’incidente del secondo armbar di Guéhi

La FA non intraprende alcuna azione riguardo all’incidente del secondo armbar di Guéhi
La FA non intraprende alcuna azione riguardo all’incidente del secondo armbar di Guéhi
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Martedì scorso, ESPN ha sottolineato che il difensore del Crystal Palace Marc Guéhi potrebbe affrontare una possibile sanzione da parte della FA per presunta violazione della regola A4 delle norme sull’attrezzatura e sulla pubblicità della FA. Questa regola vieta esplicitamente qualsiasi messaggio o slogan religioso sugli indumenti.

A seguito della modifica apportata alle Regole del Gioco la scorsa estate, è stato chiarito che tutti i capitani devono indossare una semplice fascia al braccio conforme alla Legge 4, che riguarda slogan, dichiarazioni, immagini e pubblicità.

In vista delle partite di questo fine settimana, a tutti i 20 club della Premier League sono state distribuite fasce color arcobaleno che promuovono la campagna Rainbow Laces di Stonewall a sostegno della comunità LGBTQ+.


Per saperne di più:

Marc Guehi evita la sanzione della FA dopo l’audace posizione della fascia arcobaleno

Dopo la partita, l’allenatore del Crystal Palace Oliver Glasner ha minimizzato il comportamento di Guéhi in un’intervista ad Amazon Prime Video, dicendo: “Oggi l’integrazione e l’antidiscriminazione sono fondamentali e Marc lo incarna. Ne abbiamo discusso; è un uomo adulto con le sue opinioni, che noi rispettiamo.”

Guéhi, noto per la sua devota fede cristiana, ha scelto di iscrivere un messaggio religioso su una fascia da braccio progettata per sostenere i diritti LGBTQ+, una decisione che alcuni potrebbero considerare controversa.

Un portavoce di Stonewall ha commentato alla BBC: “È stato straordinario vedere molte squadre di calcio a tutti i livelli sostenere la nostra campagna per creare un ambiente sportivo più sicuro e inclusivo. Il sostegno visibile per l’inclusione LGBTQ+ da parte dei club promuove un sentimento di sicurezza e benvenuto per gli individui, sia sul campo che nella comunità. In definitiva, spetta a ogni persona scegliere come esprimere il proprio sostegno all’inclusione LGBTQ+ nello sport.

In particolare, il centrocampista dell’Ipswich e musulmano praticante Sam Morsy è stato l’unico capitano a scegliere di non indossare la fascia lo scorso fine settimana, optando per la classica versione nera durante la partita contro il Palace. La FA ha affermato che la scelta di Morsi è una questione personale tra il club e l’individuo e non costituisce una violazione delle norme sull’attrezzatura.

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