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i prezzi crollano sotto la pressione della concorrenza

i prezzi crollano sotto la pressione della concorrenza
i prezzi crollano sotto la pressione della concorrenza
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Di fronte al rallentamento del mercato, gli operatori telefonici stanno conducendo una guerra spietata, provocando un calo spettacolare dei prezzi. In media, i prezzi dei piani mobili che includono 10 GB di Internet sono diminuiti del 38% in un anno. Spiegazioni.

Il calo dei prezzi dei piani telefonici è stato evidenziato ancora una volta in occasione del Black Friday: tra gli operatori francesi, le offerte fisse e mobili vengono vendute a prezzi storicamente bassi da diversi mesi, grazie alla maturità del mercato. Si moltiplicano le offerte online, dove i piani mobile sembrano avere un prezzo sempre più basso e una quantità di dati sempre più elevata.

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Secondo il barometro mensile del comparatore di prezzi online Ariase, il prezzo medio di un abbonamento mobile con 10GB compresi si è attestato a 10,68 euro, ovvero un calo del 38% su un anno. Anche i prezzi degli abbonamenti fissi e internet scendono di quasi il 13% su un anno, a 28,51 euro al mese.

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Guerra dei prezzi

“Nel complesso, i prezzi in Europa sono ancora molto bassi rispetto a quelli di altre regioni del mondo, in particolare rispetto agli Stati Uniti. E in Europa, la Francia è particolarmente bassa sia sulla rete fissa che su quella mobile”, precisa all’AFP Romain Bonenfant, direttore generale della Federazione francese delle telecomunicazioni (FFT). I quattro operatori francesi – Orange, Bouygues Telecom, SFR e Free, accompagnati per i primi tre dai loro marchi low cost Sosh, B&You e Red by SFR – si allineano regolarmente sui prezzi che abbassano a loro volta.

“Ci troviamo chiaramente in una fase piuttosto intensa, soprattutto a partire dall’estate”, osserva Sylvain Chevallier, specialista in telecomunicazioni e partner della società di consulenza Bearing Point. Una situazione legata all’aumento della concorrenza sul mercato dall’arrivo di Free nel 2012, sette anni dopo la condanna di SFR, Orange e Bouygues Telecom per accordo illegale. Ma il rapido calo dei prezzi dall’inizio dell’anno è dovuto soprattutto ad un mercato che, al contrario, sta vivendo un deciso rallentamento.

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Secondo l’ultimo rapporto trimestrale pubblicato all’inizio di ottobre dall’Autorità di Regolazione per le Comunicazioni e le Poste Elettroniche (Arcep), il numero degli abbonamenti di telefonia mobile è passato da 75,5 milioni a 76,5 milioni in un anno. Per quanto riguarda gli abbonamenti fissi, il loro numero è aumentato dell’1%. Un aumento “ridicolo” rispetto agli anni precedenti, commenta Sylvain Chevallier. Secondo Arcep questo rallentamento nella crescita dei piani di telefonia mobile si osserva a partire dal quarto trimestre del 2022.

“Costi fissi”

“In un mercato che non cresce più, l’unico modo per gli operatori di crescere è cercare abbonati tra la concorrenza”, continua l’analista di Bearing Point. E quindi ad abbassare i prezzi. Una dinamica facilitata dal settore. “È un risparmio sui costi fissi, le telecomunicazioni”, spiega Romain Bonenfant, “Una volta installata una rete, avere più o meno clienti non comporta molti costi aggiuntivi”.

Per quanto riguarda i clienti, anche loro sono sempre più liberi di spostarsi da un operatore all’altro. Secondo il rapporto Arcep, “la percentuale di pacchetti senza impegno (…) continua ad aumentare”, raggiungendo il 79% nel secondo trimestre del 2024, ovvero tre punti in più in un anno. Ma questa corsa al ribasso non ha le stesse implicazioni per gli operatori. Se nel terzo trimestre tre dei quattro operatori hanno registrato un aumento dei loro abbonati di telefonia mobile, SFR ha visto il loro numero diminuire nuovamente.

A fronte di questa incerta spartizione del mercato, continua la diversificazione delle attività tra gli operatori, che si concentrano in particolare sulle nuove tecnologie. Lunedì Orange, ad esempio, ha annunciato il lancio di una nuova offerta di intelligenza artificiale per le aziende. E la strategia potrebbe dare i suoi frutti. Perché secondo l’analista Sylvain Chevallier il livello dei prezzi potrebbe “difficilmente scendere”. “D’altra parte, può durare a lungo.”

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