un ritratto cinematografico senza ombre di un creatore di talento

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Michel Legrand nel documentario “C'era una volta Michel Legrand”, di David Hertzog Dessites. MICHEL LEGRAND/COLLEZIONE PERSONALE

L’OPINIONE DEL “MONDO” – DA VEDERE

C’è poco da dire, in definitiva, su Michel Legrand (1932-2019). Dotato. Affamato di vita e di musica. Arrangiatore e orchestratore eccezionale, fantastico creatore di musica ambient. Melodista coinvolgente, compositore di centinaia di colonne sonore, molte delle quali indimenticabili. Associato per l'eternità alle commedie musicali di Jacques Demy (1931-1990). Complice del divino Nougaro. Inoltre, a quanto pare, il carattere di un cane. Non è il primo artista a brillare nel genere.

Leggi il necrologio (nel 2019): Il compositore Michel Legrand è morto

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Il documentario a lui dedicato da David Hertzog Dessites, nonostante le sue quasi due ore di durata, non dice molto di più. Naturalmente potremmo allarmarci. Richiedi maggiore complessità. Più prospettive. Sostenere che un documentario non debba essere solo pura agiografia. Se non altro perché gli artisti sono tutt'altro che santi.

Ma qual è il punto? David Hertzog Dessites è un fan, dobbiamo biasimarlo? Esige il diritto di essere incantato. Ama così tanto Legrand che continua a parlargli personalmente come doppiatore nel suo film. Attinge dagli archivi per ricordarci le sue sublimi melodie. Richiede testimonianze che ce lo confermino. È in fase di scrittura anche una biografia, a grandi linee. Il personaggio del padre, Raymond Legrand (1908-1974), il più grande arrangiatore francese del periodo tra le due guerre, non amorevole e non amato. La scoperta del bop nel 1949 a Pleyel al concerto di Dizzy Gillespie. Lezioni di pianoforte con l'intransigente Nadia Boulanger. L'America, dove lavora con Miles Davis e Bill Evans, che gli tende le braccia.

Tre Oscar

La musica da film sarà il suo nirvana e gli farà guadagnare tre Oscar. Una donna è una donna (Jean-Luc Godard, 1961) ; Cleo dalle 5 alle 7 (Agnès Varda, 1962) ; Eva (Joseph Losey, 1962); Bel maggio (Chris Maker e Pierre Lhomme, 1962); Gli ombrelli di Cherbourg (Jacques Demy, 1964); Le signorine di Rochefort (Jacques Demy, 1967); Il caso Thomas Crown (Norman Jewison, 1968); Pelle d'asino (Jacques Demy, 1970); Un'estate di 42 (Robert Mulligan, 1971) ; La sposa e lo sposo dell'anno II (Jean-Paul Rappeneau, 1971); Ventilato (Clint Eastwood, 1973); e molti altri.

Morto nel 2019, all'età di 86 anni, Michel Legrand ha incontrato David Hertzog Dessites un anno prima della sua morte. Capiamo, implicitamente, che la preparazione del film è stata importante tanto per l'uno quanto per l'altro.

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