La memoria collettiva ha conservato il ricordo di queste lussuose imbarcazioni del periodo tra le due guerre, la più famosa delle quali fu la Normandie, capolavoro della tecnologia navale e vero tempio dello stile Art Déco. La mostra ovviamente evoca questa dimensione con elementi decorativi della Normandia dovuti a Jean Dunand o Paul Iribe. Ma la cosa più interessante non è lì. La mostra dimostra brillantemente il ruolo particolare che i transatlantici hanno svolto nello sviluppo dell’estetica moderna in campi come la pittura, la fotografia e l’architettura.
L’influenza dello stile del rivestimento
La prima metà del XX secolo fu un periodo in cui il fascino per le macchine invase tutte le arti. Ma esistono macchine più belle dei transatlantici? La loro forma affusolata, le linee disegnate dalla prua, gli imbuti o le file di oblò si prestano perfettamente ad una ricerca grafica a metà tra figurazione e astrazione. La mostra propone magnifici dipinti di Fernand Léger, Albert Gleizes e persino di un artista al limite dell’arte naif, Jules Lefranc. Vediamo anche foto sontuose di Walker Evans e André Kertész ma anche fotografi meno conosciuti che hanno lavorato per i cantieri navali come Jean Moral, Roger Schall o François Tuefferd.
In termini di architettura, la mostra mette in risalto la passione dell’architetto Le Corbusier per i transatlantici in cui vedeva un modello di razionalità costruttiva e un elemento della sua ricerca per creare ciò che chiamava “macchine per vivere. » Le Corbusier non è stato il solo a fare riferimento ai transatlantici nelle sue costruzioni. Possiamo citare anche Pierre Patout, Geoges-Henri Pingusson e Robert Mallet-Stevens.
1913-1942, un breve periodo
Fino alla prima guerra mondiale l’attività delle navi di linea si concentrava sul trasporto di migranti tra l’Europa e New York. Ma gli Stati Uniti adottarono poi una politica di immigrazione restrittiva, che portò gli armatori a rivolgersi ad un’altra clientela, molto più privilegiata, offrendo loro un comfort senza precedenti. Per quanto riguarda Nel 1942 la Normandie fu distrutta da un incendio nel porto di New York. Il periodo tra le due guerre fu quindi un’epoca d’oro di drammi storici. La mostra inaugura l’inaugurazione con la celebre fotografia di una nave di migranti firmata da Alfred Stieglitz. E, alla fine, con l’immagine commovente di due bambine nell’oblò del transatlantico Saint-Louis. Questa nave trasportava famiglie ebree che cercavano di sfuggire al nazismo ma che furono rifiutate dai paesi del Nord America e dell’America Latina e dovettero tornare in Europa nel 1939. Le navi di linea non erano solo luoghi di vacanze spensierate.
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