Nonostante la sua espulsione, Jean-Louis Gasset questa domenica sorrideva, orgoglioso di vedere i suoi uomini lottare fino alla fine per strappare un punto al LOSC (2-2).
Lanterna rossa del campionato, il Montpellier HSC ha sfidato i pronostici neutralizzando il LOSC (2-2) nell’ambito della quattordicesima giornata di Ligue 1 McDonald’s. Gli uomini di
Jean-Louis Gasset ha pareggiato due volte nei minuti di recupero, prima nel primo atto (Sylla, 45+2′) poi negli ultimi minuti della gara (Nordin, 90+4′). Al fischio finale, il tecnico del Montpellier ha sottolineato l’importanza del punto preso dai suoi uomini: “Abbiamo trovato La Paillade, tra il pubblico, la rivolta, l’ingiustizia, volevamo ottenere un punto. È poco, non è molto, ne abbiamo otto, ma affrontare un avversario così, che è tra le dieci migliori squadre d’Europa, che può battere il Real, che vincerà con l’Atlético o che tiene testa alla Juve,
sapevamo che sarebbe stata una partita difficile e che saremmo dovuti entrare in modalità commando”si congratula con se stesso.
Il tecnico, successore di Michel Der Zakarian nell’Hérault, continua la sua analisi: “Abbiamo iniziato timidamente, nel primo tempo li abbiamo rispettati, ma senza aggressività, con una mancata bella ripresa. Ma nel secondo tempo abbiamo giocato una partita pazzesca. Non tutto è straordinario, lo ammetto, ma alla fine pareggiamo e prendiamo un punto. Penso che in partita non abbiamo concesso molte occasioni e che l’occasione migliore sia stata nostra. È Tamari che parte dal centro, che crossa, che gioca perfettamente abbassando la porta, facendo una finta, e che mette la traversa perché ce n’è una piccolina, l’ho rivisto lì prima, falso rimbalzo, ma è il migliore azione della partita ed è l’occasione più chiara »dice in una conferenza stampa post partita.
Poco dopo, mentre stava per andarsene,
Arnaud Nordin è stato ripreso dai media locali. Poi ci ha spiegato passo dopo passo il suo obiettivo:
“In porta le cose stanno andando molto velocemente. Si tratta di un pasticcio. Riesco a controllarla con il petto e finisco. All’inizio esulto, ma poi c’è il VAR che interviene e controlla tutto quello che è successo, fino a 30 minuti prima che io pensi (ride). Pensa che ci sia una mano, poi c’è fuorigioco. Non metto la mano e non c’è fuorigioco. Sono molto felice di aver pareggiato. Ce la siamo giocata fino alla fine. Ci abbiamo creduto e ha funzionato bene. È stata una partita complicata. Lo sapevamo, ma il Lille aveva molta palla e noi abbiamo difeso. Abbiamo provato a giocare in contropiede”ha confidato questa domenica, nelle viscere dello Stade de la Mosson.