Michel Barnier potrebbe vivere i suoi ultimi giorni a Matignon. L’esame delle due mozioni di censura contro il suo governo, presentate dal Nuovo Fronte Popolare e dal Raggruppamento Nazionale, inizierà mercoledì 4 dicembre alle 16 all’Assemblea Nazionale, ha appreso franceinfo dall’entourage di Yaël Braun-Pivet. Intanto l’entourage del premier accusa “La guardia ravvicinata di Marine Le Pen” avere “ha rifiutato tre volte un incontro a Matignon”. Lo è “sorprende vedere il RN dire che sono stati ricevuti troppo tardi”ha criticato martedì mattina l’entourage di Michel Barnier davanti ai media, compreso franceinfo. Segui il nostro live streaming.
Il governo ha tempo in prestito. Per far cadere il governo, 288 deputati dovranno votare per la sfiducia, scenario possibile in caso di alleanza di circostanza tra la sinistra e il RN. Mercoledì si discuterà per prima la mozione della sinistra, nata prima di quella dell’estrema destra. L’adozione di una tale mozione da parte dell’Assemblea nazionale sarebbe la prima dal rovesciamento del governo di Georges Pompidou nel 1962.
Michel Barnier “avrà censura e disonore”, promette Tondelier marino. “Non ci aspettavamo davvero molto.”ha dichiarato martedì mattina il segretario nazionale degli Ecologisti, ospite di franceinfo, a proposito di Michel Barnier. “Ha perseguito una politica ingiusta”giudicò. Da parte sua, il primo ministro, che lunedì ha assunto la responsabilità del suo governo sul disegno di legge sul finanziamento della previdenza sociale, è ospite martedì sera di “20 Heures” su France 2 e TF1.
La Rn voterà per la censura “senza sorridere”. “Siamo pronti ad esercitare la nostra responsabilità che è quella di proteggere i francesi, anche quando è una scelta difficile”afferma su Europe 1 Jean-Philippe Tanguy. Interrogato sul suo voto a favore della mozione di censura presentata dalla sinistra, il deputato della Somme della RN dice che voterà a favore “senza sorridere, perché è un momento serio”. “Non mi fa piacere censurare il governo del mio Paese”ha continuato.
Prosegue la revisione del bilancio. Il Senato deve continuare Martedì si discuterà del bilancio dello Stato. Una commissione mista, che riunisce sette deputati e sette senatori, dovrà inoltre esaminare il bilancio di “fine gestione” per il 2024, che consentirà al governo di fissare gli aggiustamenti finali di bilancio per l’anno in corso.
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