Un uomo di 30 anni è stato processato lunedì 2 dicembre davanti al tribunale di Saint-Denis per violenza sessuale e fisica contro la sua ex compagna e per aver provocato un incidente stradale. E' entrato nell'auto di una famiglia con due bambini.
L'8 settembre il benedettino, 30 anni, era fortemente ubriaco mentre guidava la sua macchina. Esce dalla corsia di marcia e si scontra con un altro veicolo. A bordo: due bambini e i loro genitori. Sono tutti leggermente feriti.
Lo stesso giorno, la compagna del trentenne si è recata in gendarmeria per sporgere denuncia nei suoi confronti. Racconta le violenze subite durante i loro sette anni di relazione e gli stupri ripetuti e quotidiani. Ha accettato che i fatti fossero riclassificati come violenza sessuale e giudicati davanti al tribunale penale e non al tribunale penale.
“Quando non vuole te lo dice, ma questo non cambia le cose. Lo desideri tanto, più volte al giorno. Lei, non tanto”afferma il presidente all'imputato.
Violenza davanti ai propri figli
Oltre alla violenza sessuale, è vittima di violenza fisica, isolamento e ripetuti insulti, tanto che non osa più parlare con i vicini e non vede più i suoi amici. Sotto l'influenza del suo compagno, supplica affinché non riceva una pena detentiva.
La violenza viene spesso commessa davanti ai loro due figli. “Sono un buon padre”tuttavia, dichiara l'imputato. “Ha perso suo padre in un incidente stradale quando aveva 7 anni”spiega l'avvocato Bénédictin, “ci pensa continuamente”.
“Mi dispiace sinceramente per tutto”conclude l'uomo che riceve quattro anni di carcere, l'annullamento della patente e il divieto di avere contatti con l'ex compagna per tre anni. Anche lui è iscritto al Fijais (Registro degli autori di reati sessuali o violenti) e dovrà risarcire diverse migliaia di euro di danni alle vittime.
PK