Alle 16 saranno esaminate le mozioni di censura presentate dal Nuovo Fronte Popolare e l'alleanza tra Raggruppamento Nazionale e i Ciottisti. Se verranno votati, la Francia sarà in pericolo, ha affermato mercoledì Bruno Retailleau, ministro degli Interni, ospite dell'intervista La Grande Europe 1-CNews.
Meno di sei mesi dopo il duro colpo dello scioglimento, l'Assemblea nazionale si prepara a censurare il governo di Michel Barnier, un gesto senza precedenti dal 1962 che getterebbe il paese in una grande incertezza politica e di bilancio. Due mozioni di censura, presentate dal Nuovo Fronte Popolare e dall'alleanza tra il Raggruppamento Nazionale (RN) e i Ciottisti, saranno esaminate in Assemblea a partire dalle ore 16.00.
Emmanuel Macron “non crede al voto di censura”
La mozione presentata dalla sinistra ha tutte le possibilità di essere adottata, visto che il RN ha promesso di votarla. “Coloro che voteranno la mozione di censura giocano alla roulette russa con il destino della Francia e dei francesi”, ha dichiarato mercoledì Bruno Retailleau, ministro degli Interni, ospite dell'intervista a La Grande Europe 1-CNews.
In visita di Stato a Riyad, Emmanuel Macron ha parlato di “finzione politica” e ha detto di “non credere al voto di censura”, indicando un “cinismo insopportabile” del RN se aggiungesse i suoi voti a quelli del PFN che nella sua mozione diffama i lepenisti. Il capo dello Stato ha respinto anche l'ipotesi di sue dimissioni in caso di censura da parte del governo Barnier.
“I mercati finanziari avranno paura”
Il primo ministro, ospite martedì sera di TF1 e France 2, da parte sua, ha sottolineato che ogni deputato ha “una parte di responsabilità”, auspicando che prevalga “il migliore interesse del Paese”. Bruno Retailleau si è detto particolarmente preoccupato dal crollo dei mercati finanziari. “Abbiamo un debito astronomico e la maggior parte del debito non è nelle mani dei francesi ma dei fondi pensione americani e giapponesi… [Si la censure est votée]i mercati finanziari avranno paura”, ha detto su Europe 1, temendo un aumento dei tassi.
La situazione “potrebbe essere molto peggiore” ha detto il ministro dell'Interno. “Prenderemo in prestito 300 miliardi l'anno prossimo per ripagare una parte di questo debito e la spesa statale, è enorme! Nel 2027, l'intera imposta sul reddito dei francesi servirà solo a ripagare gli interessi del debito e se i tassi di interesse aumenteranno , come nel caso della Spagna, avrete un problema di potere d’acquisto”, ha concluso.
Queste due mozioni sono state presentate lunedì in seguito all'applicazione dell'articolo 49.3 della Costituzione da parte del Primo Ministro, per far approvare senza votazione il disegno di legge sul finanziamento della previdenza sociale.
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