Prima l’America. Donald Trump non è ancora ufficialmente alla guida della più grande economia mondiale, ma ha già preso in mano la situazione e si mette al lavoro. Di fronte alle minacce dei paesi dell’alleanza BRICS+ di istituire una propria moneta per commerciare tra loro, il futuro 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America batte il pugno sul tavolo e li minaccia con dazi doganali esorbitanti. Torniamo a un messaggio che la dice lunga sulle paure dello Zio Sam.
- Donald Trump ha minacciato i paesi BRICS+ di tariffe esorbitanti se avessero creato una nuova valuta per sostituire il dollaro USA.
- Le dichiarazioni di Trump hanno evidenziato i timori degli Stati Uniti riguardo ai tentativi di alcuni paesi di ridurre la loro dipendenza dal biglietto verde.
Il presidente eletto minaccia i paesi che vorrebbero creare una nuova moneta per sostituire il biglietto verde
A seguito di numerose dichiarazioni di membri della BRICS+ e i loro alleati, le minacce alla posizione dominante del biglietto verde nel mondo sono molto reali. Certo, i paesi dell’alleanza BRICS hanno le proprie agende nazionali e vanno avanti in ordine sparso, ma l’idea stessa di considerare di fare a meno del dollaro è un delitto di lesa maestà proprio quello nazionalista Donald Trump non potevo lasciarlo passare senza reagire. Ecco quindi il suo messaggio in esteso :
“L’idea che i paesi BRICS cerchino di allontanarsi dal dollaro mentre noi stiamo a guardare è FINITA. Chiediamo che questi paesi si impegnino a non creare una nuova valuta BRICS, né a sostenere un’altra valuta per sostituire il potente dollaro americano, altrimenti dovranno affrontare dazi al 100% e dovranno aspettarsi di dire addio alla vendita nella meravigliosa economia americana. Possono andare a cercare un altro “piccione”! Non c’è alcuna possibilità che i BRICS sostituiscano il dollaro USA nel commercio internazionale e qualsiasi paese che ci prova dovrebbe dire addio all’America. »
Donald Trump sui BRICS e una nuova valuta – Fonte: conto X
Come reagiranno i partner commerciali dell’America a questa decisione? E il commercio essenziale con la Cina? Brasile e India continueranno il loro progetto comune rischiando di arrabbiarsi con l’orco americano? Non sappiamo ancora se si tratti di semplici minacce o se gli Stati Uniti abbiano davvero i mezzi per imporre la propria legge a livello internazionale, visto che la loro situazione economica sembra fragile. Il mandato di Trump non è ancora iniziato, ma abbiamo già la sensazione che a Washington la situazione sia cambiata e che il ciclo quadriennale che sta per iniziare si preannuncia vivace sulla scena internazionale.
Canada