Dovremmo aver paura dell’“Orechnik”, il nuovo missile russo?

Dovremmo aver paura dell’“Orechnik”, il nuovo missile russo?
Dovremmo aver paura dell’“Orechnik”, il nuovo missile russo?
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Da giovedì 21 novembre, data presunta del primo utilizzo di questo missile “in condizioni di combattimento reali”, secondo Vladimir Putin, la stampa ufficiale russa è piena di elogi per colui che è stato battezzato “Orechnik” (“nocciolo”).

Ma anche sull’operato del maestro del Cremlino, che da allora si è rivolto all’opinione pubblica per ben due volte. Sia per lodare le qualità di questo missile, che sfuggirebbe a tutti i sistemi di difesa antiaerea esistenti, sia per mettere in guardia l’Occidente. “Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le installazioni militari dei paesi che autorizzano l’uso delle loro armi contro le nostre installazioni, e in caso di un’escalation di azioni aggressive risponderemo con determinazione e nello stesso modo”, ha detto in particolare, suggerendo che il prossimo obiettivo dell’Orechnik potrebbe non essere l’Ucraina ma un paese della NATO.

“Impossibile da intercettare”

“Questo cambia tutto: questa volta le intenzioni della Russia non sono più solo espresse (tutti in qualche modo si sono abituati a vederle semplicemente espresse, negli ultimi tre anni), ma dimostrate. E ora lasciamo calcolare ai nostri colleghi il tempo di volo dell’Orechnik per raggiungere le capitali europee. In ogni caso, ci vogliono meno di venti minuti per arrivare a Londra,” scritto il 24 novembre

Canada

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