Un Consiglio territoriale sotto alta tensione a Saint-Barthélemy

Un Consiglio territoriale sotto alta tensione a Saint-Barthélemy
Un Consiglio territoriale sotto alta tensione a Saint-Barthélemy
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Il Consiglio territoriale di Saint-Barthélemy si è riunito ieri sera, in un clima molto teso, poiché da diversi mesi il presidente della comunità, Xavier Lédée, è sfidato dai gruppi politici con cui si era alleato durante le ultime elezioni .

La promessa di un consiglio territoriale ad alta tensione era stata fatta. La promessa è stata in gran parte mantenuta ieri sera (giovedì 27 giugno).

Mentre alcuni avevano annunciato attraverso la stampa una mozione di sfiducia contro Xavier Lédée, presidente del consiglio territoriale, si è trattato infine di una richiesta di dimissioni collettive quella proposta al termine della seduta da Romaric Magras.
Il leader del gruppo Saint-Barth d’Abord ha chiesto l’organizzazione di elezioni anticipate per trovare una nuova maggioranza e sbloccare così lo stallo politico in cui è immerso da diversi mesi il consiglio territoriale.

Hélène Bernier e Maxime Dessouches, entrambi membri del gruppo Action Equilibre, non hanno risposto o, per difetto, hanno lasciato rumorosamente la sala prima della fine della sessione.

Naturalmente, per Xavier Lédée e il suo gruppo non si tratta di dimettersi. Il presidente del consiglio territoriale ha inoltre ricordato che 8 dei 9 punti all’ordine del giorno hanno beneficiato di un voto favorevole; anche all’unanimità.

Per lui la maggioranza del lavoro esiste. Infatti, ieri sera, non riuscendo a trovare un’ipotetica maggioranza politica, Xavier Lédée ha almeno salvato il suo seggio.

Ma evidentemente il pubblico presente in sala consiliare non c’entra nulla con queste dispute politiche interne. Diversi residenti hanno espresso la loro paura per l’aumento della delinquenza.

Parole che risuonavano come un richiamo alla realtà di un’isola, dove fino a poco tempo fa potevamo lasciare porte e finestre aperte.

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