Satellite russo si disintegra nello spazio e minaccia la ISS: la NASA avvia procedura di emergenza per gli astronauti

Satellite russo si disintegra nello spazio e minaccia la ISS: la NASA avvia procedura di emergenza per gli astronauti
Satellite russo si disintegra nello spazio e minaccia la ISS: la NASA avvia procedura di emergenza per gli astronauti
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Gli astronauti hanno dovuto rifugiarsi urgentemente nella loro astronave per un eventuale ritorno in caso di impatto.

Muoversi nello spazio non è facile. Ne sanno qualcosa gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale. Sono stati appena svegliati nel cuore della notte per cercare un rifugio d’emergenza durante la notte tra mercoledì e giovedì. Ha chiesto la NASA agli astronauti “di rifugiarsi nelle rispettive astronavi come misura precauzionale”.

Poco dopo le 21:00 EDT, @NASA ha ordinato agli equipaggi a bordo della stazione spaziale di ripararsi nei rispettivi veicoli spaziali come misura precauzionale standard dopo che è stato informato di una rottura del satellite ad un’altitudine vicino alla stazione mercoledì scorso. Il Controllo Missione ha continuato a…

— Stazione Spaziale Internazionale (@Space_Station) https://twitter.com/Space_Station/status/1806162645424189945?ref_src=twsrc%5Etfw

Hanno dovuto ritirarsi nelle capsule di ritorno attraccate alla ISS correndo il rischio di collisione con detriti spaziali, indica l’Huffington Post.

LeoLabs ha rilevato un evento di generazione di detriti nell’orbita terrestre bassa.

Le prime indicazioni indicano che una sonda russa non operativa, Resurs P1 (SATNO 39186), abbia rilasciato numerosi frammenti tra le 13:05 UTC del 26 giugno e le 00:51 UTC del 27 giugno.

— LeoLabs (@LeoLabs_Space) https://twitter.com/LeoLabs_Space/status/1806140666222948679?ref_src=twsrc%5Etfw

Il loro percorso potrebbe infatti incrociare quello dei detriti spaziali, provenienti da un vecchio satellite russo appena disintegrato in diverse centinaia di pezzi, come spiega LeoLabs Space su X, specializzato nell’osservazione dei detriti spaziali, che ha seguito uno sguardo più da vicino sul fenomeno. .

Mercoledì i detriti circolavano in orbita bassa ad un’altitudine vicina a quella della stazione. Se i detriti spaziali sono già molto numerosi, la traiettoria di questi nuovi arrivati ​​era allora sconosciuta e fonte di potenziale pericolo. Dopo circa un’ora di monitoraggio, l’equipaggio è stato autorizzato a lasciare la navicella spaziale e la stazione ha ripreso le normali operazioni.

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