Uno stupro di gruppo dietro il duplice omicidio di Taroudant

Uno stupro di gruppo dietro il duplice omicidio di Taroudant
Uno stupro di gruppo dietro il duplice omicidio di Taroudant
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Elementi della Gendarmeria Reale di Taroudant sono riusciti a risolvere il mistero del duplice omicidio che ha scosso la città all’inizio della settimana. I corpi della giovane 18enne e del suo vicino, ventenne, sono stati scoperti lunedì scorso all’interno di una casa abbandonata a Douar “Ain Al Medyour”, nel comune di Machraâ Al Ain.

Il crimine

L’indagine condotta dai servizi della Gendarmeria Reale dopo la macabra scoperta ha permesso di identificare il principale sospettato. Quest’ultimo è stato arrestato prima dell’arresto di altre due persone sospettate di essere coinvolte in questo delitto.

Secondo i primi elementi delle indagini, il giovane avrebbe tentato di difendersi da un’aggressione a coltellate perpetrata dagli indagati. Questi ultimi lo avrebbero aggredito per costringerlo ad abbandonare la giovane stuprata di gruppo prima di ucciderla per strangolamento. Colpito al collo, il suo compagno ha perso la vita a causa delle coltellate.

Dopo aver commesso il delitto, non sapendo cosa fare con i corpi, gli indagati li hanno trasportati su un tre ruote per seppellirli nel cimitero del villaggio. Lungo la strada i complici cambiano idea e decidono di dirigersi verso la casa in rovina. Abbandonano lì i due cadaveri mentre cercano di mascherare il loro delitto nel tentativo di coprire le loro tracce e ingannare gli investigatori.

Le mobile

Secondo i media locali, lo stupro di gruppo non era il movente principale dei sospettati. Si tratterebbe di ritorsioni e di un regolamento di conti tra il principale sospettato e il giovane ucciso. Secondo quanto riferito, la settimana scorsa tra i due uomini sarebbe scoppiata una forte discussione.

Portando rancore, il presunto assassino seguirà le tracce del rivale il giorno del delitto finché non lo sorprenderà con la sua fidanzata in un angolo sperduto di un giardino pubblico. Agendo sotto l’effetto dell’alcol, i tre complici avrebbero minacciato le loro vittime con dei coltelli prima che la situazione degenerasse, portando alla tragica morte della coppia.

I sospettati sono attualmente posti in custodia di polizia in attesa delle indagini in corso e in attesa dei risultati delle indagini condotte sotto la supervisione dell’ufficio del procuratore generale presso la Corte d’appello di Agadir, al fine di determinare le circostanze e le motivazioni di questo crimine.

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