Elezioni legislative in Bretagna: questi tre seggi che la RN vuole cambiare

Elezioni legislative in Bretagna: questi tre seggi che la RN vuole cambiare
Elezioni legislative in Bretagna: questi tre seggi che la RN vuole cambiare
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Il collegio elettorale di Pontivy (56), quello di Hennebont-Gourin (56) e quello di Redon (35). Ecco gli obiettivi bretoni del Raggruppamento Nazionale alle elezioni legislative del 30 giugno e 7 luglio. Dopo il suo storico successo nella regione alle elezioni europee, e in particolare in questi territori rurali, il partito di estrema destra comincia a sognare ciò che due anni fa sapeva essere irraggiungibile: eleggere i deputati dell’RN in Bretagna. Questo sarebbe senza precedenti.

“Gli argini sono saltati”, vuole credere Gilles Pennelle, leader del movimento in consiglio regionale e ora deputato europeo. Dopo aver resistito a lungo alla spinta del RN, la centrista Bretagna avrebbe ceduto a sua volta, avendo portato Jordan Bardella in testa alle elezioni europee del 9 giugno. Il candidato ha superato il 20% nella maggior parte dei collegi elettorali bretoni, ad eccezione di Rennes. Ripetendo questi risultati al primo turno delle elezioni legislative, la RN potrebbe qualificare i suoi candidati in molti territori bretoni, ritiene l’eletto bretone. “C’è una vera e propria ondata di terreno. Gli elettori pronti a votare per noi torneranno alle urne pensando che questa volta le cose possano davvero cambiare. »

Cosa resta del “fronte repubblicano” in Bretagna?

L’ottimismo di Gilles Pennelle è in gran parte una questione di strategia. Fedele al suo messaggio martellato per mesi, quello che è anche il numero 2 del partito a livello nazionale, cerca di consolidare l’idea di una vittoria inevitabile per la Rn. In Bretagna questo obiettivo è lungi dall’essere raggiunto. Il 74% degli elettori bretoni non ha votato per il movimento di Marine Le Pen alle elezioni europee. La sinistra resta forte nella penisola e prende il comando nella maggior parte dei collegi elettorali della Bretagna, se si sommano i voti dei partiti ora riuniti nel Nuovo Fronte Popolare. E, dal 9 giugno, le questioni sono cambiate. Questa volta si tratta di determinare chi governerà il Paese.

Tuttavia, secondo questo attento osservatore della mappa elettorale, l’ipotesi dell’elezione di deputati del RN bretone non è da escludere. “È possibile in alcune zone rurali, in particolare nel Morbihan e nell’Ille-et-Vilaine”, conferma. Cita anche Pontivy, Gourin e Redon, dove il sindacato della sinistra sarà sostenuto dalla LFI. In caso di duello con la RN, nulla dice che gli elettori centristi formeranno un “fronte repubblicano” votando in massa per gli attivisti della sinistra radicale. Altro scenario: triangolari, con il PFN e la maggioranza presidenziale. Basterebbe quindi che il candidato RN finisse primo al secondo turno per essere eletto. Tanti scenari che sottolineano l’incertezza senza precedenti delle prossime elezioni.

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