Legislativa 2024: cosa propongono i diversi schieramenti politici in materia di energia?

Legislativa 2024: cosa propongono i diversi schieramenti politici in materia di energia?
Legislativa 2024: cosa propongono i diversi schieramenti politici in materia di energia?
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I partiti politici sono tornati in campagna elettorale elezioni legislative anticipate del 30 giugno e del 7 luglio, decretati successivamente lo scioglimento dell’Assemblea nazionale da parte di Emmanuel Macron. Per vedere più chiaramente i programmi, France Bleu vi invita a fare il punto sulle misure finora annunciate nei diversi campi. Questo articolo verrà aggiornato man mano che le parti sveleranno i loro programmi. Dopo Le proposte di mercoledì in tema di salute, questo giovedì concentreremo l’attenzione sull’energia.

Il Nuovo Fronte Popolare (unione della sinistra)

Secondo il sindacato della sinistra, ne abbiamo bisogno “massicci investimenti” nel energie rinnovabili. E questo, per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Il Nuovo Fronte Popolare vuole quindi rafforzare i settori industriali, con uno slogan: “Fare della Francia il leader europeo delle energie marine”principalmente con turbine eoliche offshore.

D’altro canto, sulla questione nucleare il blocco della sinistra è diviso : ecologisti e ribelli sono contrari, mentre socialisti e comunisti sono favorevoli. In questa campagna concordano di mantenere tutti i reattori esistenti, in modo che non vi siano chiusure nei prossimi anni. Ma è opportuno costruire nuove centrali elettriche? Secondo diverse voci del Nuovo Fronte Popolare, la questione verrebbe risolta nei prossimi mesi, dal Parlamento, durante i dibattiti su una legge energia-clima. Altri suggeriscono di aspettare fino al 2027, con le elezioni presidenziali, o un referendum.

Insieme (campo presidenziale)

L’attuale maggioranza intende continuare la sua politica diaccelerazione verso l’uscita dai combustibili fossili. Vuole più energia nucleare e rinnovabile, per produrre più elettricità senza emissioni di carbonio. Sul nucleare, Gabriel Attal promette di costruire 14 nuovi reattori, ovvero otto in più dei sei già approvati e per i quali sono già stati scelti i siti. In teoria dovrebbero entrare in servizio tra 10 o 20 anni.

Nel frattempo e parallelamente, lo vuole il primo ministro “rinnovabile, che si installa più velocemente”. Il campo presidenziale si affida principalmente alle turbine eoliche offshore. Esse producono più che alberi sulla terraferma grazie al vento più forte e costante offshore. Tre parchi sono già operativi a pieno regime sulle nostre coste e altri sono in costruzione o in progetto. L’obiettivo del governo è costruirne una cinquantina entro il 2050.

I repubblicani

Per i repubblicani, la Francia deve farlo investire massicciamente nella costruzione di centrali nucleari. D’altro canto, sono più riservati sulle rinnovabili. Il loro posizionamento era molto chiaro nel loro programma per gli europei: secondo loro non è così “non è più necessario sovvenzionare eccessivamente le energie rinnovabili”. LR critico “l’irragionevole installazione di turbine eoliche”, in nome della tutela del paesaggio. Il partito di destra chiede anche il controllo nell’installazione dei pannelli fotovoltaici.

Raduno nazionale

La Marina Militare è fermamente contro le turbine eoliche. Negli ultimi anni e ancora nelle ultime settimane, poco prima delle elezioni europee, Jordan Bardella e Marine Le Pen hanno dichiarato di volerli fermare, o addirittura smantellare. D’ora in poi, in questa campagna legislativa, Giordano Bardella propone una moratoria sui nuovi cantieri. Evidentemente il candidato di Matignon vuole sospendere l’installazione di nuove turbine eoliche e la sostituzione di quelle che stanno giungendo alla fine del loro ciclo.

Il presidente del Raduno Nazionale porta questo slogan: “Rendere la Francia un paradiso energetico”. Ciò comporta, nel suo programma, un importante piano di recupero nucleare. Nel 2022 Marine Le Pen ha promesso di costruire 20 nuovi reattori. La Marina militare non fornisce cifre in questi giorni.

Infine, la RN promette di ricreare un settore francese dei pannelli solari, settore oggi in difficoltà di fronte alla concorrenza cinese.

Riconquista!

Nessuna misura energetica fa parte del “sei ragioni per votare per il candidato della Riconquista” fissato dal partito di Eric Zemmour per le elezioni legislative.

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