“Rischiamo un grave incidente”: a Castelnou, nei Pirenei Orientali, i ciclisti devono smontare

“Rischiamo un grave incidente”: a Castelnou, nei Pirenei Orientali, i ciclisti devono smontare
“Rischiamo un grave incidente”: a Castelnou, nei Pirenei Orientali, i ciclisti devono smontare
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Nelle ripide strade medievali di Castelnou (Pirenei orientali), uno dei borghi più belli di Francia, i ciclisti sono i benvenuti. Ma alla espressa condizione di scendere da cavallo per attraversarlo.

E vai avanti con attenzione. “Vedi tu stesso: la forte pendenza e, soprattutto, il selciato di marmo, rovinato dal tempo, rendono la nostra via principale un’arteria pericolosa per gli spostamenti in bicicletta o in moto. Soprattutto perché in piena stagione turistica ci sono molte persone con passeggini. Rischiamo un grave incidente un giorno”, spiega Michel Hugé, il sindaco.

Ha appena firmato un’ordinanza che vieta gli spostamenti in bicicletta, moto e quad all’interno del perimetro medievale di questo borgo dall’alto valore turistico, che accoglie ogni anno fino a 200.000 residenti stagionali, attratti dai suoi piccoli ristoranti, dalle sue gallerie d’arte e i suoi artigiani.

A metà salita, la sera, all’ora dell’Angelus che suona dal campanile di Sainte-Marie du Mercadal, Edmond, giovane impiegato del ristorante trendy “Le Q de Chouette” è d’accordo: “Scendere a piedi , già , devo frenare la bici. Essere in sella per strada qui è impensabile”, ammette, valutando il dislivello.

L’ordinanza comunale parla chiaro. Si tratta delle strade medievali della città, ma non della strada dipartimentale 48, molto utilizzata dai ciclisti, che amano pedalare in campagna su questa piccola strada bucolica. Potranno quindi continuare a pedalare lungo il suo nastro con una buona pendenza, verso le alture di Santa-Maria-de-Fontcoberta o Sainte-Colombe-De-Las-Illas.

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