Vittima di un incidente stradale, un padre cerca il suo buon samaritano

Vittima di un incidente stradale, un padre cerca il suo buon samaritano
Vittima di un incidente stradale, un padre cerca il suo buon samaritano
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Un padre rimasto vittima di un violento incidente stradale lo scorso fine settimana cerca il buon samaritano che si è fermato ad aiutare lui, sua figlia e il loro cane, per ringraziarlo.

“È un angelo custode. Andava e veniva», racconta Dave Ferrara, 48 anni, con un nodo alla gola, ancora scosso dalla disavventura di domenica scorsa.

Quella sera, intorno alle 23:30, il residente di Terrebonne stava tornando a casa con la figlia di 16 anni, dopo essere andata a prenderla dal posto di lavoro, e il loro labrador di 1 anno, Samy.






Foto per gentile concessione, DAVE FERRARA

Dave Ferrara in compagnia del figlio Labrador, Samy.

Stava guidando tranquillamente sulla Highway 640 quando, in una frazione di secondo, l’auto davanti a lui ha cercato di evitare un cervo sbucato dal nulla.

Si è poi girato sulla strada scivolosa a causa della pioggia, rendendo inevitabile la collisione.

“Ci sono entrato. Ci siamo affrontati a 100 km/h. Non ho avuto il tempo di fare nulla”, ricorda con difficoltà il signor Ferrara, con la voce tremante.

Incollato

Secondo la sua stima, non meno di sei airbag si sono attivati ​​nel suo SUV Buick Envista nero, che si era trasformato in una perdita totale, quando ha colpito il guardrail sulla spalla sinistra.

“C’era molto rumore a causa dei cuscini. Mia figlia Olivia pensava che l’auto fosse in fiamme. Ha gridato: ‘Papà, non voglio morire’”, racconta l’uomo che ha cercato di rassicurare come poteva la figlia, rendendosi conto che erano rimasti bloccati nell’abitacolo a causa del guardrail e dei cuscini.

Quando finalmente è riuscito ad aprire una finestra, il signor Ferrara ha notato anche che i veicoli in autostrada al loro fianco non rallentavano affatto e che il pericolo era ancora reale.

“È stato allora che ho iniziato a farmi prendere dal panico. Ho visto il peggio arrivare”, ha detto, perché temeva di essere colpito una seconda volta.

Scomparso

Poi, è stato allora che l’ex ristoratore e direttore del tour ha sentito una voce che gli chiedeva se andava tutto bene.

“Ho detto: ‘Sì, aiutaci a uscire’”, ha ricordato il signor Ferrara. È andato a prendere un coltello per forare uno dei cuscini e ci ha tirato tutti fuori dal finestrino del conducente.

Nei secondi successivi, sono arrivati ​​sul posto i primi soccorritori, e il quarantenne e la figlia non hanno avuto la possibilità di salutare questo buon samaritano.

L’unica

“Non riesco nemmeno a dargli un volto. Eravamo troppo nervosi, ammette. Ciò che mi emoziona ancora di più è che sia scomparso. Non ha cercato il riconoscimento”.

“Ha fatto tutto. È stato l’unico a fermarsi, continua il signor Ferrara. Si è messo a rischio. Il modo in cui il mio veicolo è stato fermato era eccessivamente pericoloso”.

“Vorremmo almeno trovarlo per ringraziarlo e stringergli la mano”, conclude.

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