Stupro antisemita a Courbevoie: cosa sappiamo di uno dei ragazzi sospettati di questa sordida vicenda

Stupro antisemita a Courbevoie: cosa sappiamo di uno dei ragazzi sospettati di questa sordida vicenda
Stupro antisemita a Courbevoie: cosa sappiamo di uno dei ragazzi sospettati di questa sordida vicenda
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Era iscritto alla quinta elementare e ha avuto una “storia d’amore” con la giovane studentessa, prima che tutto si capovolgesse in una sordida vicenda di stupro antisemita con atti di tortura. Ma cosa poteva passare per la testa di questo ragazzino? Secondo le informazioni di Le Figaro, avrebbe incontrato l’adolescente durante un incontro sportivo interuniversitario alla fine di maggio. Quest’ultimo le aveva fatto credere di essere musulmana, invece di raccontarle la sua vera religione. È stato un atteggiamento che ha adottato dopo gli attentati di Hamas del 7 ottobre, dopo aver subito molestie nel suo college, ha spiegato la sua famiglia al quotidiano Le Parisien.

I due adolescenti si sono scambiati messaggi romantici su Instagram, spiega Le Figaro. Quando il 7 giugno il ragazzo inviò un “Oula mangerà la tua cacca (dannazione, ndr) che puzzi (sic) (…) La tua testa di topo è rotta”, mentre lei reagisce sotto una foto postata dall’adolescente. Otto giorni dopo, la studentessa è stata intrappolata, violentata e torturata da tre adolescenti, compreso questo ragazzo. L’adolescente viveva da solo con sua madre, in un HLM nell’Hauts-de-Seine. Andava a scuola ma non andava spesso a lezione, secondo diverse testimonianze.

Recentemente convertito

Sul suo profilo TikTok si mostra impegnato per la causa palestinese con uno “stop genocidio” nei colori della bandiera palestinese. Sembrava molto religioso, con foto di preghiera. Sembra però che l’adolescente si sia convertito all’Islam solo di recente. Nel quartiere vagava spesso da solo, testimoniando vecchi amici che aveva perso perché era così antipatico, soprattutto con quelli più giovani di lui.

Con le ragazze, era noto per avere molteplici relazioni. Li ha avvicinati per strada o sui social network, aggiunge Le Figaro. L’adolescente guardava anche molti film porno e gli piaceva parlarne. Lo stesso giorno dello stupro, ha postato la foto di una stazione di polizia dove molto probabilmente si trovava, visto che ha scritto fingendosi divertito: “best grv of my life”, con una faccina sorridente che piange dalle risate. Arrestato il 17 giugno, è stato posto sotto lo status di testimone assistito riguardo agli atti di stupro ma è incriminato per violenza sessuale in riunione, tentata estorsione, violenza in riunione, minacce di morte e insulti dovuti alla religione.

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