“Dimmi che tuo figlio è un bugiardo!” : un uomo di 50 anni processato per lo stupro dei suoi figli, della sorella e della cognata

“Dimmi che tuo figlio è un bugiardo!” : un uomo di 50 anni processato per lo stupro dei suoi figli, della sorella e della cognata
“Dimmi che tuo figlio è un bugiardo!” : un uomo di 50 anni processato per lo stupro dei suoi figli, della sorella e della cognata
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l’essenziale
Si è aperto questo lunedì, 24 giugno, davanti all’Ariège, il processo contro un uomo di 50 anni accusato di stupro e violenza sessuale sui suoi figli, sua sorella e sua cognata, quando erano minorenni, tra il 1998 e il 2022. Corte Criminale. Se l’imputato riconosce la maggioranza dei fatti, confuta comunque le accuse del figlio che ricorda due aggressioni quando aveva otto anni.

“Sembra che si sia tagliato fuori dalle sue emozioni per sopravvivere”, ha spiegato lunedì 24 giugno al tribunale penale dell’Ariège l’investigatore della personalità di Bernard*, 50 anni, giacca nera e camicia blu, di fronte a una situazione caotica infanzia.

Se ha già discusso con l’investigatore di due violenze sessuali subite a scuola, questo ex dirigente del Pôle emploi vuole raccontarne altre due, accadute durante la sua infanzia e i cui ricordi gli sono tornati in mente per un mese grazie al suo seguito psicologico. in detenzione. Uno a 4 anni, da parte della madre, che gli avrebbe toccato i genitali, poi un altro, due anni dopo, da parte di uno sconosciuto incontrato per strada, che gli avrebbe accarezzato le gambe e poi il pene.

Fatti che si aggiungono a un’infanzia immersa nel terrore con una madre violenta di cui lui è stato vittima. Ancora più inquietante nel suo viaggio, quando ripercorre la sua infanzia e le due amanti di sua madre, fa lo stesso in seguito. Per più di 12 anni ha condotto una doppia vita destreggiandosi tra Sophie* e sua sorella senza che nessuna delle due se ne rendesse conto. Da queste due unioni nacquero otto figli. I fratelli più grandi verranno a conoscenza della sua esistenza solo quando avrà inizio la procedura.

Nel viaggio di Bernardo sembra esserci una somiglianza tra ciò che ha subito e gli atti che ha successivamente riprodotto. In ogni caso, questa è la linea di difesa che adotterà. È infatti accusato di stupro incestuoso e violenza sessuale nei confronti delle tre figlie, del figlio, della sorella e della cognata quando erano minorenni, ma anche di detenzione e distribuzione di immagini pornografiche. Fatti avvenuti presumibilmente tra il 1998 e il gennaio 2022 nell’Alta Garonna e nell’Ariège, in particolare a Rieux-de-Pelleport, Pamiers e Foix, finché una delle sue figlie, Claire*, ha tentato il suicidio confidando poi alle “carezze” di suo padre sul genitali in più occasioni da CM1 alle scuole medie.

Incesto svelato in pieno giorno, le lingue si sciolgono in famiglia. Anche le altre due figlie dell’imputato testimoniano di toccamenti, penetrazioni digitali o addirittura anali e di Fellatio. Sul computer del padre sono state trovate addirittura foto di loro in posizioni suggestive con la presenza di falli.

Poi c’è anche la sorella di Bernard, Anne*, che ricorda la Fellatio e la penetrazione digitale nei bagni pubblici di Mont-de-Marsan, quando tornava a casa da scuola o nel bagno di casa famiglia. “Un segreto” che ha sempre seppellito dentro di sé. Anche la cognata dell’imputato, Jade*, che in realtà è la sorella di una delle sue mogli, non ha dimenticato quel giorno in cui aveva otto anni, quando la portò a fare sport, l’ex manager gli avrebbe toccato i genitali in auto.

“Niente mi collega a lui come aggressore”

Se alla fine delle indagini l’imputato finisce per ammettere i fatti, contesta comunque le accuse del figlio, che secondo lui vuole vendicarsi di aver abbandonato bruscamente la casa di famiglia nel 2012 per raggiungere l’altra sorella. Al timone, Flavien*, 28 anni, impiegato commerciale, è infatti l’unico per il quale il suo “progenitore”, come lo ha soprannominato, fin da quando aveva 11 anni, quando capì che quello che gli era successo “non era ‘ non era normale’ confuta le accuse. Tuttavia, nei suoi ricordi, indossava il pigiama di Harry Potter. Sentì la penetrazione nell’ano e poi un forte dolore. Il tutto nel silenzio più assoluto come la seconda aggressione dove ha dovuto praticare sesso orale al padre. Proprio alla compagna ha raccontato i fatti per la prima volta, nel 2019, durante una serata ubriaca.

Così quando la madre gli chiede, in seguito alle dichiarazioni degli altri membri della famiglia, se anche lui è stato toccato, lui le confessa tutto, nella speranza di proteggere il fratellino che continua ad andare da suo padre. Ma l’imputato resta al suo posto. “Ci sono forse verità più facili da ammettere di altre”, dice il presidente. “Mi sono posto la domanda, vedo sofferenza nel suo discorso ma niente mi collega a lui come aggressore”, sostiene l’imputato.

Di fronte all’impassibilità del padre di famiglia, il maître Balbo, avvocato di una delle parti civili, che non crede ai due nuovi attentati di cui l’imputato dice di essere stato vittima, perde le staffe e ripete più volte: ” C Tuo figlio è un bugiardo? Dimmi che tuo figlio è un bugiardo!

Nonostante tutto, Bernard continua il suo slancio: “Ho visto un film intitolato ‘Vedrò sempre i vostri volti’ e che mi ha commosso profondamente. La sfida per me è dare sollievo alle vittime, affinché passino al passo successivo. Flavien non ha meno diritto alla verità rispetto agli altri ma mi dispiace Flavien, non voglio che il tribunale mi accusi di cose che non ho fatto.” .

Ultima opzione quindi per il presidente, l’imputato ha oscurato certi ricordi? Ma quest’ultimo ribadisce che ciò non è mai accaduto. È con questa domanda, che forse non troverà risposta, che si chiude la prima giornata di udienza.

* I nomi sono stati cambiati

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