L’infermiera assassina di bambini nega un altro tentativo di omicidio

L’infermiera assassina di bambini nega un altro tentativo di omicidio
L’infermiera assassina di bambini nega un altro tentativo di omicidio
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L’infermiera britannica Lucy Letby, già condannata all’ergastolo per l’omicidio di sette neonati, lunedì ha categoricamente negato di aver tentato di uccidere un altro bambino nell’ospedale in cui lavorava.

Lucy Letby, 34 anni, è stata nuovamente processata a Manchester dall’inizio di giugno, per questo tentato omicidio sul quale la giuria del suo primo processo non è riuscita a concordare un verdetto.

Nell’agosto 2023 è stata giudicata colpevole dell’omicidio di sette neonati prematuri e di sei tentati omicidi nell’ospedale di Chester dove lavorava, nel 2015 e nel 2016, rendendola la più grande assassina di bambini nella storia moderna del Regno Unito.

Aveva iniettato aria per via endovenosa in neonati prematuri, utilizzato i loro sondini nasogastrici per inviare aria o una dose eccessiva di latte nello stomaco, causandone la morte. I tribunali gli hanno negato il diritto di ricorrere in appello contro questa condanna.

Chiamata a testimoniare in tribunale lunedì, Lucy Letby ha negato fermamente di aver tentato di uccidere “Baby K” mentre faceva i turni di notte nel reparto neonatale del Chester Hospital il 17 febbraio 2016. “Hai provato a uccidere” questa bambina? chiede il suo avvocato Ben Myers. “No”, risponde.

“Hai cercato di fargli del male in qualche modo?” insiste. “No”, risponde sobriamente Lucy Letby, che ancora una volta nega di aver mai fatto del male a un bambino, nonostante l’esito del suo primo processo. Di fronte ai dodici giurati sostiene di non ricordare i fatti di quella notte e non concorda con la testimonianza di un pediatra di turno anche lui.

Sosteneva di essere entrato nel reparto di terapia intensiva meno di due ore dopo la nascita del “Baby K” e di aver visto l’infermiera in piedi vicino all’incubatrice “non fare nulla”, mentre il livello di ossigeno del piccolo prematuro era sceso pericolosamente ma nessun allarme suonava.

Il giorno successivo, il bambino è stato trasferito in un altro ospedale a causa della sua estrema prematurità. Morì tre giorni dopo, ma il pubblico ministero non mosse accuse di omicidio contro Lucy Letby.

All’inizio del processo, il pubblico ministero ha fatto appello alla giuria affinché non dimenticasse le precedenti condanne dell’infermiera nel prendere la decisione. “È importante sottolineare che le precedenti condanne non provano questa accusa”, ha difeso il legale dell’infermiera.

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