Presente nel XV francese dall’estate 2023, Paul Boudehent ha assunto una nuova dimensione durante le prime due partite di novembre, simbolo del rinnovamento che si sta delineando in terza linea.
Innanzitutto i dati più eclatanti: due mete contro il Giappone e una contro la Nuova Zelanda, miglior marcatore dei Blues questo autunno con Louis Bielle-Biarrey.
Il giocatore di La Rochelle beneficia più della freccia dell’Union Bordeaux-Bègles del gioco di squadra degli attaccanti, come nel maul vittorioso contro gli All Blacks, ma dà anche un’impressione di potenza, in particolare nelle due mete segnate spingendo la linea giapponese vicino alla porta.
E al di là delle mete, la terza fila è una delle rare ad aver retto per tutta la partita contro la Nuova Zelanda, anche quando gli azzurri soffrivano nel primo periodo. E anche contro il volteggiante Ardie Savea. Avrebbe giocato l’intera partita senza uscita per protocollo di commozione cerebrale, risultato infine negativo, intorno al 70′.
Argentina
Tutte le statistiche e i dati
“Sono contento delle mie sensazioni ma soprattutto del gruppo”, ha commentato in zona mista, parlando anche dell’“orgoglio” di ritrovare per l’emisfero Nord, generalmente dominato nelle prime partite di novembre.
Il giocatore ha iniziato a lasciare il segno nel XV francese, collezionando 13 presenze dalla sua prima contro la Scozia nella prima partita di preparazione alla Coppa del Mondo dell’agosto 2023. Questa preparazione gli ha permesso di assicurarsi un posto tra le 33 finalmente selezionate e di giocare le prime tre partite del Mondiale.
Ha poi giocato nel finale del Torneo Sei Nazioni, anche con 80 minuti contro l’Italia.
“La pausa della stagione, con la digestione del Torneo e della Coppa del Mondo, gli ha permesso di fare un passo avanti nella sua comprensione, nella sua determinazione”, ha salutato il tecnico Fabien Galthié prima della partita contro la Nuova Zelanda, offrendogli il suo primo esordio da titolare contro una squadra grande nome del rugby.
Gerarchia disturbata
Ciò gli permette di scuotere la gerarchia stabilita nel XV francese in terza linea da diversi anni, con il triplete Charles Ollivon, Grégory Alldritt, François Cros. Insieme hanno quasi 120 presenze e le prime due sono già state nominate capitanerie della selezione.
Ma sul campo sembrano meno sovrani agli occhi di molti osservatori, compreso il primo Fabien Galthié. A novembre, Charles Ollivon, 31 anni, non era a referto contro il Giappone e ha iniziato in panchina contro la Nuova Zelanda, dove ha fatto un buon ingresso con un quasi zero dal gol allo scoccare dell’ora.
A partire dalle prime due partite, Gregory Alldritt, 27 anni, non ha avuto l’impatto delle ultime stagioni ed è uscito prima del 50° minuto di gioco contro i Blacks.
François Cros, 30 anni, ha subito un trauma cranico dopo mezz’ora di gioco contro il Giappone ed è tornato nel gruppo lunedì per l’Argentina.
Anthony Jelonch del Tolosa, 29 presenze, ha visto i suoi progressi interrotti da due gravi infortuni e, sebbene sia convocato al Marcoussis, non ha ancora trovato la cronaca della partita.
Questi inconvenienti, che hanno costretto il tallonatore Peato Mauvaka in campo a effettuare per due volte l’incongruo rinforzo in terza fila, lasciano spazio non solo a Paul Boudehent ma anche ad altri terzi come Alexandre Roumat del Tolosa, che beneficia anche lui delle sue qualità e del suo ruolo. in disparte.
E dietro, altri giocatori spingono, in particolare con l’UBB, con Marko Gazzotti, Pierre Bochaton o Temo Matiu, ancora senza selezione ma convocato a Marcoussis questa settimana.