Selvaggio. Da Fougères a Loudéac, brucia e vola!

Selvaggio. Da Fougères a Loudéac, brucia e vola!
Selvaggio. Da Fougères a Loudéac, brucia e vola!
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C’è chiaramente una sovrarappresentazione di piromani a Fougères… La sottoprefettura di Ille-et-Vilaine ha subito una nuova serie di incendi nella notte tra domenica 17 e lunedì 18 novembre.

I vigili del fuoco sono dovuti intervenire per la prima volta a Lécousse (comune vicino a Fougères) dove tre veicoli parcheggiati in una strada sono stati incendiati poco prima di mezzanotte. I vigili del fuoco sono stati nuovamente mobilitati intorno alle 3 del mattino, questa volta per l’incendio di due container di smistamento selettivo a Fougères, rue de la Croix-Hamon.

Tali incendi, pur non provocando feriti, sono avvenuti in un contesto di sicurezza locale particolarmente degradato. L’8 settembre tre auto erano già andate in fumo nel parcheggio di un edificio, non lontano dalla strada di Gorron. Più in generale, dal 2022, a Fougères si registrano regolarmente incendi di veicoli.

Oltre ai veicoli bruciati, altre forme di delinquenza si manifestano in città: nella notte tra martedì 17 e mercoledì 18 settembre 2024, i locali del Secours populaire sono stati saccheggiati. Nella stessa notte è stata svaligiata anche la sede della Croce Rossa.

Nelle Côtes d’Armor, vicino a Loudéac, un tentativo di furto con scasso è stato sventato la sera di venerdì 15 novembre, i criminali sono stati sbaragliati dall’allarme di questa casa situata nel villaggio di La Motte. Gli inquilini dell’alloggio erano assenti durante il tentativo di furto. Sul posto si sono recati in serata i gendarmi della brigata Quintin per constatare i fatti, mentre i malviventi avevano forzato la porta di casa.

Nella cittadina i furti con scasso sono in aumento da diverse settimane e si registrano anche furti di apparecchiature commessi in abitazioni private. Ricordiamo anche che il cinema Le Cithéa, situato nella vicina città di Plouguenast-Langast, è stato bersaglio di un furto con scasso nella notte tra il 28 e il 29 settembre 2024. La ruralità bretone ha definitivamente perso la sua tranquillità.

Credito fotografico: DR (foto illustrativa)
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