Allevamento lattiero-caseario: i prezzi delle materie prime hanno alti e bassi

Allevamento lattiero-caseario: i prezzi delle materie prime hanno alti e bassi
Allevamento lattiero-caseario: i prezzi delle materie prime hanno alti e bassi
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A metà maggio, Idele ha osservato che i prezzi di materie prime – grano, mais, soia e colza – tornavano ad aumentare, “sotto l’influenza di preoccupazioni legate alle condizioni bollettino meteorologico E geopoliticoamplificato dai movimenti di mercato ». Ma da allora, il prezzo si sono ritirati. “Questa volatilità si spiega con il fatto che gli equilibri tra domanda e offerta sono fragili: i volumi prodotti corrispondono grosso modo al consumo globale. Di conseguenza, il minimo evento climatico e geopolitico provoca fluttuazioni dei prezzi”ha spiegato Virginie Quartier, di Idele, durante la giornata dei mercati mondiali organizzata dall’istituto.

A metà giugno, il citazioni francese da grano tenero continuare a diminuire. In effetti, il raccolti di grano sembra buono STATI UNITIcosì come Russia, un paese che rappresenta un quarto delle esportazioni mondiali di grano. Gli echi sono positivi anche per il raccolto ucraino. Quindi, nonostante un raccolto diUnione Europea stimato in calo a causa delle condizioni meteorologiche, il prezzo del frumento tenero da foraggio è in calo in Francia.

Per il Ma, le quotazioni francesi sono da stabili a ribassiste. Perché “Le importazioni europee sono in calo”punto Il dispaccio – Il piccolo mugnaio. E il condizioni di crescita sono annunciati come buoni per STATI UNITIche è il principale produttore mondiale.

I prezzi dei panelli rimangono alti

I corsi di farina di soia in Francia sono diminuiti rispetto ai prezzi record del 2022 e dell’inizio del 2023 (più di 600 €/t da Montoir), ma rimangono elevati (447 €/t il 18 giugno 2024), superiori ai livelli precedenti al 2022. “La disponibilità di semi di soia sarebbe soddisfacente, nonostante le perdite subite a seguito delle inondazioni nel sud del Brasile »indica Idele.

I prezzi di farina di colza in Francia sono diminuiti dall’inizio del 2023, ma rimangono anche su livelli più alti rispetto a prima dell’inizio dell’inflazione iniziata nell’autunno del 2021: 320 €/t il 12 giugno da Montoir. E questo nonostante la produzione europea sia stimata in calo a causa delle condizioni meteorologiche.

Forti preoccupazioni per la fine dell’anno sulla soia

Se il regolamento europeo sulla deforestazione non importata (RDUE) è chiaro riguardo ai suoi obiettivi (zero soia proveniente da aree deforestate dal 2020), la scarsa precisione sulla sua applicazione fa temere tensioni sui prezzi della soia importata dopo il 30 dicembre 2024, data di entrata in vigore dell’EUDR. A causa della vaghezza normativa, secondo la Cooperazione Agricola, “oggi è quasi impossibile acquistare soia per il 2025, qualunque sia la qualità richiesta (standard, non OGM, biologica)”. L’industria della nutrizione animale chiede urgentemente chiarimenti.

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