Jean-Luc Mélenchon ha fornito giovedì la sua stima del costo del programma Nuovo Fronte Popolare: 200 miliardi di euro in cinque anni. Nuova spesa che, secondo lui, potrebbe essere controbilanciata da 230 miliardi di nuove entrate.
Il leader della France insoumise Jean-Luc Mélenchon ha stimato giovedì 26 giugno in un’intervista a Le Figaro che il programma economico del Nuovo Fronte Popolare costerebbe alla Francia 200 miliardi di euro in cinque anni, ma ne frutterebbe 230.
“Secondo i calcoli del nostro partito, entro cinque anni ci saranno complessivamente 200 miliardi di euro di spesa pubblica e 230 miliardi di entrate per lo Stato. Come? Con un rilancio dell’attività. La spesa sociale crea benessere, che permette consumi , che a sua volta produce occupazione e entrate fiscali”, ritiene il fondatore della LFI.
“18% di spesa pubblica aggiuntiva”
“Il nostro programma aumenterà il potere d’acquisto congelando i prezzi e riducendo le tasse per il 92% dei contribuenti”, aggiunge.
In un programma trasmesso giovedì sera sul suo canale YouTube, Jean-Luc Mélenchon ha addirittura stimato un fatturato di 237 miliardi di euro. Il costo di 200 miliardi di euro corrisponde al “18% della spesa pubblica aggiuntiva”, ha affermato.
La socialista Valérie Rabault, ex vicepresidente dell’Assemblea nazionale, ha stimato da parte sua che questo programma, accusato dai suoi oppositori di essere costoso, rappresenterebbe “106 miliardi di euro di nuove spese nel periodo 2024-2027” .
I rappresentanti del Partito socialista, della LFI, del Partito comunista francese e degli ecologisti dovranno presentare venerdì a mezzogiorno in una conferenza stampa i dettagli dei costi del programma economico che intendono applicare in caso di vittoria della loro nuova alleanza al elezioni legislative anticipate del 30 giugno e del 7 luglio.
