proposte che rischiano di non vedere mai la luce

proposte che rischiano di non vedere mai la luce
proposte che rischiano di non vedere mai la luce
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Il tuono annunciato dal Presidente della Repubblica la sera di domenica 9 giugno non ha scosso solo tutte le classi politiche francesi. Con lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e lo svolgimento delle elezioni legislative il 30 giugno e il 7 luglio, Emmanuel Macron ha posto fine a tutti i testi attualmente dibattuti in Parlamento. Tra cui il disegno di legge sulla semplificazione della vita economica delle imprese, una sorta di legge Pacte II, voluta dal ministro dell’Economia, Bruno Le Maire.

Una cinquantina di misure nascoste sotto il tappeto

Annunciato in pompa magna dallo stesso ministro alla fine del 2023, questo disegno di legge volto ad accelerare la crescita delle imprese francesi, e più in particolare delle PMI e delle PMI, semplificando la loro vita amministrativa quotidiana, era in corso di lettura al Senato in occasione della l’annuncio dello scioglimento.

Il testo doveva addirittura essere messo ai voti martedì 11 giugno e beneficiare di piccoli stimoli affinché le prime misure potessero entrare in vigore dal 1° luglio 2024.

In totale sono una cinquantina le misure presentate in precedenza al Consiglio dei ministri. Misure su cui avevano lavorato quasi 30.000 persone nell’ambito di una consultazione pubblica lanciata dal governo alla fine del 2023.

In totale sono emerse quasi 5.500 proposte che sono state poi messe al voto da quasi 730.000 persone, per un totale di 50 misure di semplificazione. Eccone alcuni che promettono di liberare le aziende dalle pratiche burocratiche e di semplificare loro la vita.

Cancellazione moduli Cerfa

Tra le principali misure annunciate nell’ambito del disegno di legge per semplificare la vita delle imprese, la progressiva eliminazione delle forme Cerfa, fino alla loro definitiva scomparsa nel 2030.

Il modello Cerfa – o Centro di Registrazione e Revisione della Modulistica Amministrativa – è un documento standard regolamentato che consente alla Pubblica Amministrazione di raccogliere diverse informazioni e richieste di privati ​​e imprese.

Attualmente ce ne sono un certo numero che utilizziamo, ad esempio, per la dichiarazione dei redditi, per la patente di guida, per il trasferimento di un veicolo e per l’ottenimento di un documento di registrazione, di un permesso di costruzione, di una procura o anche al momento della una risoluzione convenzionale.

All’inizio di marzo 2024, il ministro Bruno Le Maire ha annunciato di voler eliminare tutti i moduli Cerfa entro il 2030 e garantire che l’80% dei Cerfa siano precompilati dall’amministrazione entro il 2026, come già avviene per le Tasse.

Stabilire un test PMI

Un’altra misura annunciata in pompa magna se la legge sulla semplificazione della vita economica delle imprese fosse finalmente adottata così com’è: l’istituzione di un test PMI.

Il principio: determinare le conseguenze di qualsiasi nuova norma sulle piccole e medie imprese prima che entri in applicazione definitiva. Un modo per anticipare eventuali impatti negativi troppo pesanti prima che si verifichino, evitando così che le PMI debbano sopportare l’aggiunta di nuovi standard senza senno di poi.

Per svolgere questo compito si sarebbe dovuto creare un Alto Consiglio per la Semplificazione delle imprese, presso la Presidenza del Consiglio. Il suo ruolo sarebbe stato quello di valutare l’impatto delle nuove norme applicabili alle imprese, sia attraverso progetti di leggi e testi normativi (decreti, ordinanze, ecc.) che progetti di atti dell’Unione Europea.

Semplifica la busta paga

Il governo ha voluto inoltre semplificare la busta paga riducendo notevolmente la quantità di informazioni presenti sul documento. La misura è prevista per il 2027, ma il disegno di legge di semplificazione ha voluto abbreviare ulteriormente questa scadenza.

Uscire dai dettagli dei contributi previdenziali, che comprometterebbe la comprensione complessiva della retribuzione dei dipendenti. Sulla nuova busta paga rimarrebbero solo una quindicina di righe e niente di più. Con comunque la possibilità per il dipendente che lo desideri di ottenere informazioni dettagliate.

Ridurre il periodo informativo in caso di acquisizione o trasferimento

Importante novità per agevolare il trasferimento d’azienda, prevista dalla legge per semplificare la vita aziendale: semplificare le regole sull’informazione in caso di acquisizione o vendita.

Non si tratta di eliminare il principio dell’informazione, che permette ai dipendenti di organizzarsi per rilevare l’azienda, se lo desiderano. D’altro canto, il periodo di preinformazione verrebbe ridotto a 1 mese, rispetto ai 2 mesi attuali.

Un’altra grande novità prevista dal disegno di legge Pacte II: limitare le sanzioni allo 0,5% dell’importo totale della vendita per le aziende con meno di 50 dipendenti che non hanno rispettato questa scadenza.

Ridurre le procedure in caso di fusione o acquisizione

Anche per le fusioni e le acquisizioni aziendali il governo aveva previsto una maggiore semplicità. Il nuovo disegno di legge voleva infatti ridurre le procedure in questo settore.

Come ? Innalzando le soglie di notifica obbligatoria, da 150 a 250 milioni di euro di fatturato consolidato, e da 50 a 80 milioni di euro per il mercato francese.

Limitare il rischio di contenzioso

Tra i rischi legali che gravano su qualsiasi azienda, il rischio contenzioso è in cima alla lista. Soprattutto perché è spesso accompagnato da oneri amministrativi costosi e dispendiosi in termini di tempo.

La seconda parte della legge Pacte intendeva ridurre questo rischio per le imprese, attraverso una serie di misure. Il primo: ridurre, o addirittura eliminare, un certo numero di sanzioni incorse dai leader aziendali. Ad esempio, per un errore nella compilazione del registro dei titolari effettivi (RBE), il gestore non rischierebbe più la pena detentiva ma semplicemente una multa.

Altra misura attesa: incentivare il ricorso alla mediazione in caso di contenzioso con le amministrazioni. Questo metodo di risoluzione amichevole delle controversie presenta numerosi vantaggi, non solo in termini di costi, ma anche in termini di velocità di esecuzione.

Facilitare l’accesso agli appalti pubblici

Il disegno di legge sulla semplificazione della vita imprenditoriale ha voluto colmare anche un punto nero nella vita quotidiana di molte aziende: gli appalti pubblici. Noti per essere di difficile accesso, i mercati pubblici rimangono ancora prerogativa di una manciata di aziende che padroneggiano il loro funzionamento. E gli altri ?

È proprio per aprire un più ampio accesso agli appalti pubblici che il testo portato avanti da Bruno Le Maire prevedeva di creare entro il 2028 una piattaforma unica sulla quale confluirebbero tutti i mercati pubblici (Stato e i suoi operatori, ospedali, enti di previdenza sociale, ecc.) anche le comunità che lo desiderano).

Anche la presentazione della domanda stessa sarebbe semplificata a partire dal 2026, poiché per presentare domanda l’azienda dovrebbe utilizzare solo il proprio SIRET.

La legge sulla semplificazione della vita economica per le imprese vedrà la luce?

Con lo scioglimento dell’Assemblea nazionale, il futuro del disegno di legge sulla semplificazione della vita economica delle imprese non è chiaro.

In caso di cambio di maggioranza, potrebbe semplicemente scomparire, o almeno essere rivisto, rinviandone ulteriormente l’entrata in vigore.

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