Con il centenario della Total, uno sguardo indietro a un secolo di petrolio alla francese

Con il centenario della Total, uno sguardo indietro a un secolo di petrolio alla francese
Con il centenario della Total, uno sguardo indietro a un secolo di petrolio alla francese
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Patrick Pouyanné, il suo attuale amministratore delegato, insiste sul fatto che la sua azienda ha un solo padrone: i suoi azionisti. Ma TotalEnergies non sarebbe nata senza la volontà dello Stato. Era un secolo fa. Il 18 marzo 1924 si tenne l’assemblea costituente della Compagnia francese del petrolio (CFP). Fu l’allora presidente del consiglio d’amministrazione, Raymond Poincaré, a decidere di creare l’antenato di TotalEnergies.

E aveva una buona ragione per la nascita della prima compagnia petrolifera nazionale: se la Francia seppe, con i suoi alleati, tenere testa alla Germania durante la guerra del 1914-1918 appena conclusa, lo deve ai carburanti che il Gli americani lo rifornirono con navi cariche.

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Il suo predecessore, Georges Clemenceau, dovette chiedere alle petroliere americane di sfidare l’Atlantico, dove dilagavano i sottomarini tedeschi assassini, per trasportare in Francia la benzina che era diventata essenziale per i nuovi strumenti della guerra moderna, vale a dire i carri armati e i camion.

Una frase di Clemenceau in una lettera al presidente americano Wilson ne descrive la natura vitale: “Se gli Alleati non vogliono perdere la guerra, combattere la Francia, nel momento del supremo shock germanico, deve essere essenziale, necessario come il sangue nelle battaglie di domani. »

Quando la Francia trascurava il petrolio

Questo è un crudele promemoria di quanto la Francia abbia mancato di lungimiranza quando si tratta di energia. Tuttavia, è a Pechelbronn (Basso Reno), in una foresta a nord di Strasburgo, dove emerge un curioso “olio di pietra” nero, che nel 1741 venne creata la prima compagnia petrolifera del mondo!

Quindi, tutti gli usi moderni del petrolio non sono ancora stati inventati. E solo molto più tardi gli “asfalti di Pechelbronn” diedero vita ai lubrificanti Antar.

Dall’inizio del XX secoloe secolo, Parigi avrebbe dovuto comprendere meglio l’importanza del carburante derivato dal petrolio: delle 65.000 automobili circolanti nel mondo, la metà furono costruite in Francia, grande pioniere del motore a combustione interna e dell’automobile.

Churchill scommette sul carburante per la Marina

Sul piano militare, nel 1912, un certo Winston Churchill, allora Lord dell’Ammiragliato, fece passare l’onnipotente Royal Navy dal carbone all’olio combustibile, le cui navi avevano ora maggiore autonomia di tutte le altre.

In effetti, quasi ovunque nel mondo, l’industria petrolifera è in forte espansione da quando, nel 1859, un uomo di nome Edwin Drake riuscì per la prima volta a produrre petrolio perforando la roccia e non scavando un pozzo.

Era a Titusville, Pennsylvania. Con il “Colonnello” Drake la storia mondiale dell’energia viene ribaltata. E gli Stati Uniti stanno spalancando la cassaforte petrolifera che dorme sotto i loro piedi.

Due anni prima era già stata creata la prima raffineria moderna, a Ploiesti, in Romania, dove il petrolio abbonda. E nel 1873 furono lanciati i primi depositi offshore, nei primi metri d’acqua del Mar Caspio. Al comando, un discendente di Alfred Nobel, l’inventore svedese della dinamite.

Iraq, culla di Total

All’alba del 20e secolo, le prime grandi compagnie petrolifere stanno già viaggiando per il mondo e tessendo i primi imperi dell’oro nero: negli Stati Uniti, in Pennsylvania, in California, in Texas, decine di aziende tra cui Texaco, Gulf e, soprattutto, la formidabile Rockefeller’s Standard Olio. Divenne addirittura così potente da essere smantellato nel 1911 dalla prima grande legge antitrust, lo Sherman Act, che mirava a limitare il potere delle grandi aziende.

In Europa sono i Rothschild, la Shell e la Royal Dutch (che poi si fonderanno), o anche l’Anglo-Persiano, antenato della BP, nati grazie al petrolio dell’Iran.

E poi c’è l’Iraq, culla originaria della PCP e quindi di Total. Uno straordinario uomo d’affari armeno, Calouste Gulbenkian, riuscì a creare lì la Turkish Petroleum Company associando le principali banche tedesche e turche, nonché quelle inglesi della Anglo-Persian e quelle olandesi della Royal Dutch Shell.

Molto abile, riuscì a tenere a bada le potenti compagnie americane, assicurandosi al tempo stesso una partecipazione personale agli utili. Gli è valso il soprannome, rimasto famoso nel settore, “Mr.

Già a quel tempo l’oro nero veniva prodotto non solo negli Stati Uniti e nel Medio Oriente, ma anche in Russia, Indonesia, Messico e Canada.

Ma la Francia si affida imprudentemente alle importazioni, soprattutto dalla Russia e dalla Romania, attraverso compagnie straniere.

Il primo petrolio francese è un danno di guerra

Tutto cambiò con la sconfitta della Germania nel 1918. Nelle trattative tra gli alleati vittoriosi, la Francia riuscì, non senza difficoltà, di fronte alle manovre britanniche, a recuperare le quote detenute dalla Germania nel…

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