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Morte di Anouk Aimée: tre film leggendari con l’attrice morta questo martedì

Morte di Anouk Aimée: tre film leggendari con l’attrice morta questo martedì
Morte di Anouk Aimée: tre film leggendari con l’attrice morta questo martedì
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In 70 anni di carriera, Anouk Aimée, morta questo martedì all’età di 92 anni, avrà girato con i più grandi registi. Più di 80 film, alcuni dei quali diventati cult. Uno sguardo indietro a tre ruoli importanti.

“La Dolce Vita” di Federico Fellini (1960)

Questo grande classico del cinema da non perdere fece scandalo a suo tempo. Seguiamo le peregrinazioni di un celebre giornalista, interpretato da Marcello Mastroianni, in una Roma mondana e dissoluta. Anouk Aimée interpreta Maddalena, una donna borghese oziosa. La storia ricorderà anche la celebre scena alla Fontana di Trevi con Anita Ekberg, questa volta. Federico Fellini disse di Anouk Aimée: “È vero che è una vera diva, semplicemente una star, perché è molto fotogenica, molto suggestiva. (…) Anouk Aimée rappresenta quel tipo di donna che ti turba a morte”. (1) Il film vincerà la Palma d’Oro al Festival di Cannes.

1. Estratto dal libro “Attori francesi da Sarah Bernhardt”, di André Sallée. (Julliard, 1988)

“Lola” di Jacques Demy (1961)

Ha quasi la stessa età di Brigitte Bardot, ma ha già alle spalle una carriera di quasi 15 anni, quando Anouk Aimée interpreta il leggendario personaggio di Lola. Proveniente da una famiglia di attori, si è riconnessa alla sua prima passione, la danza. Interpreta una ballerina che lavora come allenatrice in un cabaret frequentato da marinai, mentre aspetta il ritorno del padre di suo figlio. È la prima parte di una trilogia, alla quale seguirà “Gli ombrelli di Cherbourg”.

“Un uomo e una donna” di Claude Lelouch (1966)

Musica del nizzardo Francis Lai “chabada-bada, chabada-bada…”, Deauville, la mitica scena della stazione con la macchina da presa rotante di Claude Lelouch e un bacio… entrati nella storia del cinema. La storia di questi due vedovi inconsolabili interpretati da Jean-Louis Trintignant e Anouk Aimée che finiscono per vivere un amore appassionato ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes e l’Oscar per il miglior film straniero. Anouk Aimée vincerà il Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico. Il film, realizzato con pochi mezzi, è in bianco e nero e a colori. Non si tratta di seguire la psicologia dei personaggi come diceva Claude Lelouch, ma di adattarsi alla luce del giorno, la mancanza di riflettori rivelerà Jean-Louis Trintignant. Anouk Aimée dice di sì, ma esita a firmare, inizialmente sconcertata dal temperamento e dal metodo di Lelouch. Un’attrice, Valérie Lagrange, è addirittura pronta a subentrare, nel caso si ritirasse. Alla fine, secondo Claude Lelouch, dà anche “un po’ di più” di quanto si aspettasse. Il che basterà a rendere questo film un cult, portato anche lui da un Jean-Louis Trintignant in stato di grazia.

Ma anche…

“Otto e mezzo” (1963) di Federico Fellini, considerato “un capolavoro e uno dei migliori film di tutti i tempi”, sempre con Marcello Mastroianni, questa volta nei panni di un cineasta depressivo. “Le Rendez-vous” (1969) Film hollywoodiano di Sydney Lumet, dove Anouk Aimée interpreta la bella Carla, modella in una casa di moda, accanto a Omar Sharif. O anche “Les Amants de Montparnasse”, con Gérard Philipe (1958)…

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