ciò che il presidente ha il diritto di fare durante la campagna

ciò che il presidente ha il diritto di fare durante la campagna
ciò che il presidente ha il diritto di fare durante la campagna
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La campagna legislativa è in pieno svolgimento. I blocchi di sinistra e di destra sono in testa nelle intenzioni di voto, mentre la maggioranza presidenziale è leggermente indietro. Per cercare di rilanciare il suo partito, il Presidente della Repubblica ha il diritto di fare campagna elettorale, ma deve rispettare alcune condizioni molto rigide.

È importante notare la differenza tra i momenti in cui Emmanuel Macron parla da presidente e quelli da politico come tutti gli altri. Quando indossa il cappello presidenziale, è il presidente di tutti i francesi. Pertanto non lo fa nessun diritto, in teoria, di favorire una parte più di un’altra, soprattutto quando sono coinvolte risorse statali. Altrimenti è il secondo scenario. Emmanuel Macron, politico, lì può fare campagna elettorale, ma distinguendo chiaramente questo dalle sue attività di presidente.

Ciò significa che non appena sarà chiaramente in campagna, tutto dovrà essere dichiarato tale. Un esempio, la sua conferenza stampa della scorsa settimana. Due ore con quasi 200 giornalisti. Innanzitutto, il tempo di parola. Parla come rappresentante del suo partito, Rinascimento. I suoi avversari hanno quindi diritto allo stesso tempo di parola. È la regola. Poi il costo, l’affitto della sala, l’installazione del microfono, la sicurezza, i bar, tutto. Tutto questo è spesa per la campagna. Non c’è dubbio che sono i francesi a pagare per il Rinascimento. E va ancora oltre perché anche i collaboratori dell’Eliseo che accompagnano il presidente devono prendersi dei giorni di ferie se partecipano anche loro alla campagna.

Una zona grigia

In realtà, non è sempre così semplice. C’è tutta una zona grigia che, in ogni elezione, è oggetto di dibattito. Durante le ultime elezioni europee, tutto Nel tempo di parola è stato aggiunto un discorso di Emmanuel Macron sull’Europa Valerie Hayer, il candidato della maggioranza all’ultimo minuto. Qualche anno fa, durante le elezioni legislative, si trattò di un intervento in diretta televisiva di sei minuti, organizzato frettolosamente sulla pista dell’aeroporto di Orly.

Intervento di chiamata al voto a carico di tutti i candidati della maggioranza 20.000 euro, divisi tra ciascuno. Erano quasi 100 euro a testa. Ma in definitiva è la prova che un presidente non può fare nulla durante la campagna.

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